Nr.81 / 15 novembre 2024

TICINO DOJO JOHO

Notizie e approfondimenti sul JUDO, a cura dell’ATJB

 

MEMORANDUM

 

Sabato 23 e domenica 24 novembre alla palestra della Scuola Professionale Commerciale di Chiasso in via Vela 7 Shohei Ono - doppio campione olimpico e triplo  campione del mondo - terrà sei lezioni di un'ora e mezza a tutti gli interessati.

Le lezioni delle 09.00-10.30 sono riservate agli scolari (anni 2010/2014).

L'evento è organizzato dal team Ono con la collaborazione del DYK Chiasso.

 

È richiesta l'iscrizione tramite il sito www.onodojo.eu.

Un'occasione unica per conoscere colui che è stato definito il miglior judoka dell'ultimo decennio !

 

Le due lezioni che vengono proposte agli scolari (2010/2014) costituiscono un vero unicum. Ono non ha infatti l'abitudine di proporre corsi ai giovanissimi.

Approfittiamone facendo conoscere ai giovani ticinesi un vero supercampione di judo !


Questo numero contiene un pensiero controcorrente sui kata, l'elenco dei ticinesi qualificati per le finali nazionali di Yverdon e un commento sul torneo di Uster.

Troviamo poi il tredicesimo capitolo della quarta parte del racconto "Le stagioni del ciliegio" (Inverno) in cui Shinnosuke giunge a "Noizu" e la rubrica "l libri sul judo".

Indice:

  1. Pensiero controcorrente - Marco Frigerio
  2. I ticinesi finalisti - Marco Frigerio
  3. Il torneo di Uster - Marco Frigerio
  4. Le stagioni del ciliegio (racconto inedito) - Mattia e Marco Frigerio
  5. I libri sul judo - Marco Frigerio
  6. Notizie in breve - Marco Frigerio

PENSIERO CONTROCORRENTE

Si dice che con l'età si raggiunga lo stadio in cui ci si può permettere di esprimere il proprio pensiero senza timori.

Il tema che vorrei toccare in questo numero è quello del kata.

Sono cosciente che il mio pensiero non è propriamente in linea con quanto viene trasmesso ai corsi che la federazione propone e che si è obbligati a frequentare per potersi presentare agli esami dan.

 

Cosa sono i kata ?

Sono forme tecniche prestabilite destinate a sviluppare il corretto apprendimento dei principi del judo.

Il nage-no-kata si concentra sulle proiezioni e sulla loro esecuzione.

Il katame-no-kata sviluppa le tecniche di controllo al suolo.

Il kime-no-kata e il Kodokan-goshin-jutsu prevedono l'esercizio di tecniche di difesa personale.

Il ju-no-kata, il seryoku-zen'yo kokumin taiku, e l'itsutsu-no-kata  sono i tre kata originali di Jigoro Kano; il primo esprime in forma stilizzata il principio "ju" (adattabilità), il secondo è una sorta di ginnastica marziale proponibile a tutti, il terzo (mai completato) esprime l'essenza del judo.

Il koshiki-no-kata costituisce il legame con i tempi antichi essendo un kata originato dalla scuola di Kito.

Per la cronaca i kata creati al Kodokan sono dieci; oltre agli otto già citati si conoscono il joshi-goshinho, una forma di difesa personale per le donne, e il go-no-kata che alterna l'uso di forza e cedevolezza.

Esistono però altri kata, in particolare i due kata che presentano i contraccolpi, l'uno originato dalla Waseda University (gonosen-no-kata), l'altro da Kyuzo Mifune (nage-ura-no-kata), che ancora oggi vengono praticati.

 

Quando imparare i kata ?

Il più presto possibile. Sono esercizi che permettono di migliorare l'esecuzione delle tecniche e che aprono orizzonti in genere sconosciuti a chi si è interessato solamente del judo agonistico. Vanno praticati regolarmente e non solamente in vista di un determinato esame di grado.

 

Perché studiarli ?

Per conoscere a fondo il judo, la sua origine, la sua tradizione e per migliorare concentrazione, posizione, respirazione e precisione.

 

Chi determina come presentare un kata ?

Le indicazioni attuali provengono dal Kodokan.

Nelle singole federazioni si ritrovano istruttori abilitati che riprendono l'insegnamento impartito. Gli insegnanti vengono formati e abilitati dopo avere seguito corsi.

 

Qualche critica ?

Non sono il  rispetto di una infinità di dettaglli che rendono apprezzabile un kata ma l'effetto d'insieme che risulta.

È un non senso che, per l'esame di 1° dan, la federazione richieda la presentazione del nage-no-kata anche a persone che hanno superato i cinquant'anni. Vi sono indubbiamente altri kata più idonei a quell'età e non è che vi sia un kata superiore ad un altro. Jigoro Kano per altro aveva indicato che il ju-no-kata era il kata che andava insegnato per primo.

 

Cosa è un bel kata ?

Il kata è bello quando viene fatto proprio e chi lo presenta riesce ad esprimere il principio che lo caratterizza dando spazio alla propria personalità.

 

Kano ha mai previsto competizioni di kata ?

No.

 

 

Un consiglio: guardate i filmati d'epoca (in rete ve ne sono con Jigoro Kano e/o con Kyuzo Mifune). Potrebbe essere utile, a chi insiste su dettagli discutibili, per rendersi conto di quanta forma inutile si è voluto aggiungere a quella che un tempo era la presentazione sobria e chiara di un principio.


I TICINESI FINALISTI

 

La FSJ ha pubblicato le classifiche ranking 2024.

16 i qualificati, per ogni categoria di peso, alle finali del 30 novembre e 1 dicembre 2024 che si combatteranno (per il secondo anno consecutivo) a Yverdon.

 

Per il Ticino si sono qualificati 11 senior, 7 U21 e 10 U18.

Considerando la possibilità data dal regolamento di combattere anche nell'età superiore va tenuto presente che il numero complessivo dei qualificati non è 28 ma 25 (3 judoka combatteranno infatti in due categorie).

Di questi 25 judoka 13 sono tesserati al JB Bellinzona, 6 al DYK Chiasso, 3 al JK Biasca, 2 al DYK Paradiso, 1 al JK Muralto.

Su 14 società affiliate all'ATJB si constata che saranno rappresentate a queste finali unicamente alcune. Non è una novità. Purtroppo i piccoli club non riescono a promuovere il judo competitivo ed a seguire la crescita agonistica dei propri judoka. Il risultato è che chi tiene alla competizione si concentra, comprensibilmente, nei club in cui esiste un certo vivaio e/o iniziative atte a garantire la possibilità di allenarsi.

 

La lista dei qualificati è la seguente:

 

Senior

Roberto Maserin (-66 kg), Angelo Melera (-73 kg), Michele Citriniti (-100 kg) e il campione svizzero in carica Luca Wyler (+100 kg) del JB Bellinzona, oltre a Matthew Marastoni (-73 kg - DYK Chiasso) e a Maurizio Kocher (+100 kg DYK Paradiso).

Fabiana Kundig (-48 kg), Emilie Foresti (-52 kg), Giulia Cambianica (-70 kg) e Alessandra Regazzoni (-70 kg) del JB Bellinzona, oltre a Nice Ceresa (-57 kg) del JK Mulralto.

 

U21

Loris Perosa (-81 kg) e Martino Gada (-81 kg) del JB Bellinzona, Kai e Luke Bürgisser (-90 kg) del DYK Chiasso e Antonio Niceta (+90 kg) del DYK Paradiso.

Greta Castellani (-63 kg) del JK Biasca e Alessandra Regazzoni (-70 kg) del JB Bellinzona.

 

U18

Martino Gada (-81 kg) e Jonas Perosa (-73 kg) del JB Bellinzona, Tommaso Monte-Rizzi (-81 kg) e Luke Bürgisser (-90 kg) del DYK Chiasso.

Eloisa Del Don (-44 kg) e Chiara Ambrosini (-57 kg) del JK Biasca, Clarissa Bernasconi (-48 kg) e Sarah Proietti (-63 kg) del JB Bellinzona, Ginevra Monte-Rizzi (-63 kg) e Elena Callegari (-70 kg) del DYK Chiasso.

 

 

Le finali sono una competizione particolare.

L'emozione influisce in modo significativo. Due furono i titoli nazionali vinti lo scorso anno grazie al trentaduenne Luca Wyler ed al giovane Loris Perosa (nel 2023 all'ultimo anno negli U18).

Ripetere l'impresa non sarà semplice.

 

L'ATJB augura un'ottima gara a tutti i qualificati !


IL TORNEO DI USTER

 

Sabato 2 e domenica 3 novembre si è combattuto il torneo di Uster.

Ultimo appuntamento con una competizione valida per il ranking nazionale al quale hanno partecipato numerosi combattenti ticinesi.

 

Questi i risultati dei ticinesi.

 

 

U21

Loris Perosa (JB Bellinzona) primo a -81 kg

Kai Bürgisser (DYK Chiasso) secondo a -90 kg

Martino Gada (JB Bellinzona) terzo a - 81 kg

Antonio Niceta (DYK Paradiso) terzo a -100 kg

Alessandra Regazzoni (JB Bellinzona) terza a -70 kg

 

 

U18

Martino Gada (JB Bellinzona) secondo a -81 kg

Luke Bürgisser (DYK Chiasso) secondo a -90 kg

Clarissa Bernasconi (JB Bellinzona) terza a -48 kg

Chiara Ambrosini (JK Biasca) terza a -57 kg

Ginevra Monté Rizzi (DYK Chiasso) terza a -63 kg

Elena Callegari (DYK Chiasso) terza a -70 kg

 

 

U11

Rodrigo Pereira Paralta (JK Biasca) primo della propria poule.

 

 


LE STAGIONI DEL CILIEGIO (racconto inedito / capitolo 58)

 

Anche a Parigi la coppia ebbe modo di visitare vari monumenti storici.

Riflettendoci, in passato - quando erano stati nella capitale francese per praticare judo - non avevano praticamente visto nulla se non, da lontano, l’immancabile Tour Eiffel e la cattedrale di Notre Dame che questa volta riuscirono finalmente a visitare.

Salirono anche alla Basilica del Sacre Coeur, che raggiunsero a fatica dato che - alla loro età - la scalinata costituiva uno sforzo non indifferente. Ebbero così modo di scoprire il quartiere di Montmartre dove si fecero fare il ritratto da uno dei tanti artisti di strada. Guardando il disegno entrambi notarono i segni che il tempo aveva lasciato sui rispettivi volti.

Navigarono quindi sulla Senna su di un bateau-mouche, ascoltando le melodie nostalgiche di Edith Piaf e Charles Trenet. Al Museo de l’Armée videro la tomba di Napoleone Buonaparte, il Corso che - dopo avere partecipato alla rivoluzione - era riuscito a farsi nominare Imperatore dei francesi. Apprezzarono la colonna di Plaçe Vendome, che sempre il Corso aveva fatto erigere dopo la vittoria alla battaglia di Austerliz nel 1806, e l’Opéra Garnier, poco distante.

Shinnosuke ricordava di avere visto il quadro di Jacques-Louis David che rappresentava il momento in cui Napoleone, che stava per essere incoronato imperatore dal papa, afferra la corona per porsela da sé sul capo. “I potenti della terra non hanno mai brillato per umiltà e modestia” pensò tra sé. “In ogni periodo storico vi sono stati personaggi che hanno causato la rovina del proprio popolo. La mania di grandezza e il senso di onnipotenza non hanno mai aiutato la ragione. Tra gli insegnamenti che Jigoro Kano ha inteso trasmettere vi è anche l’importanza di sapersi fermare a tempo debito, ciò che forse è la cosa più difficile da porre in atto.”

 

A Parigi visitarono anche il Racing Club e meglio il dojo dedicato a Shozo Awazu.

Ebbero modo di presentarsi e di osservare l’allenamento in corso. “Quanta foga e quanta forza inutile” fu il commento di Kaori dopo pochi minuti. “Sembra che in Europa ancora non si sia compresa la differenza tra il randori e lo shiai” gli fece eco Shinnosuke.

All’allenamento era presente anche un noto campione del mondo in carica che tuttavia, lungi dal seguire le indicazioni di chi dirigeva, sembrava potersi permettere quello che voleva. Shinnosuke, notando tale aspetto, disse a Kaori “Non ho mai compreso per quale motivo chi vince competizioni importanti viene ritenuto automaticamente un campione. Campione, nel judo, è chi ha appreso la disciplina con i suoi principi e nella propria vita e con il proprio comportamento lo dimostra, non chi ha messo due medaglie in bacheca”.

Kaori gli prese la mano dicendo “Hai ragione. Andiamo però, prima che qualcuno ci senta e ci inviti ad uscire. Le critiche non sono mai apprezzate, se provengono poi da due vecchietti come noi …

Una cena a lume di candela, con vista sulla Tour Eiffel, fu il ricordo finale della capitale francese.

Il giorno seguente i coniugi presero il treno che da Parigi, attraversando la Svizzera, avrebbe dovuto condurli in Italia ed in particolare al punto finale: Roma.

L’itinerario era stato scelto apposta per poter vedere, anche se unicamente dal finestrino del proprio vagone, una parte del territorio del centro Europa. A causa di uno sciopero generale sulla linea italiana, tuttavia, la coppia fu costretta a fermarsi in territorio svizzero in un paesino di frontiera dal nome particolare che in giapponese poteva essere tradotto come “Noizu”.

Come è possibile che questo paesino abbia un nome così poco lusinghiero” disse Shinnosuke alla moglie. “Speriamo di trovare una camera per questa notte”.

La camera venne trovata nell’unico albergo aperto, a poche centinaia di metri dalla stazione, e la notte, malgrado le premesse, passò senza disturbo.



 

Continua....


Il racconto "Le stagioni del ciliegio" è ora oggetto di una pubblicazione completa.

Chi è interessato può acquistarne una copia a CHF 15.-; il ricavato è per il DYK Chiasso a cui l'autore ne ha fatto dono.

La pubblicazione dei capitoli dell'Inverno proseguirà, come in precedenza.




I LIBRI SUL JUDO: i quaderni del Bu Sen vol.3

 

Il terzo volume dei Quaderni del Bu Sen riunisce i principali scritti del Fondatore.

La sua pubblicazione risale all'anno 1995, all'epoca non era ancora stato pubblicato il libro "Fondamenti del Judo" che di fatto ha poi ripreso i contributi figuranti nel terzo volume curato da Cesare Barioli.

Dopo la presentazione gli scritti sono suddivisi in tre parti: il Kodokan Judo, lezioni di Judo e la ginnastica del miglior impiego dell'energia.

Bisogna riconoscere che l'indice del terzo volume dei Quaderni del Bu Sen è assai più leggibile rispetto a quello dei "Fondamenti". Molto più immediata è l'identificazione dell'argomento in ricerca. a dipendenza dell'interesse del lettore immediatamente identificabile è il contributo che parla di un determinato argomento.

 

Un esempio.

Il tema "distaccarsi dall'io" viene trattato al punto 5.1.8 con riferimento all'approccio mentale al combattimento.

Kano attira l'attenzione dei lettorti sull'importanza dal sapersi staccare da ogni timore dell'avversario permettendo così di combattere serenamente impiegando nel miglior modo l'energia. "Si diventa forti se si mira soltanto all'obiettivo da raggiungere nel presente, trascurando l'io e le altre cose secondarie ... succeda quel che succeda io vado avanti".

Se si cerca lo stesso argomento nel libro "Fondamenti" non si troverà alcun riferimento nell'indice.

 

Jigoro Kano ha lasciato innumerevoli scritti.

La traduzione in italiano è perfettamente accessibile a tutti. Un peccato che tali scritti raramente vengano letti e ripresi nell'insegnamento pratico sui tatami.

Il judo ha una sua valenza solo se l'aspetto educativo viene ripreso e inserito nel contesto formativo. A dipendenza dell'età e del livello degli allievi è opportuno procedere considerando i valori proposti da Kano.

L'alternativa ?

Limitare il judo a uno sport o a un metodo di attacco-difesa dove conta solo vincere o avere la meglio sull'avversario.

Uno squallido ritorno a quanto, prima del suo avvento, esisteva. Le innumerevoli scuole di ju-jutsu dell'epoca avevano infatti come obiettivo unicamente l'addestramento al combattimento. Vincere su tutto era l'importante, obiettivo troppo limitato secondo il pensiero di Kano dove l'accento è posto sull'educazione da trasmettere e sulla vittoria dei singoli sul proprio innato egoismo.

 

Con la pubblicazione del terzo volume dei Quaderni del Bu Sen, per la prima volta furono accessibili in lingua italiana i principali scritti sul judo di Jigoro Kano.

Una rivoluzione per i judoka interessati a comprendere meglio il senso della disciplina e per gli insegnanti che hanno così potuto attingere alla fonte il messaggio del Fondatore.


NOTIZIE IN BREVE

Dal 4 al 7 novembre a Las Vegas si è tenuto il campionato del mondo veterani e il campionato del mondo di kata.

Roberto Maserin, judoka italiano cresciuto a Torino, da qualche anno residente in Ticino, tesserato per il JB Bellinzona, ha vinto il campionato del mondo veterani.

Complimenti.

 

 

Nella finale dei campionati svizzeri a squadre di LNA, combattuta sabato 9 novembre, si impongono il JKL Taiga (Losanna) e il JC Brugg.

Due medaglie d'argento per contro per il JC Uster che lo scorso anno aveva ottenuto entrambi i titoli.

Nella finale femminile decisive le vittorie di Michelle Fernandez (-52 kg), Binta Ndiaye (-63 kg) e April Fouhou (+70 kg), da notare che a -57 kg nella formazione zurighese ha combattuto e vinto Fabienne Kocher.

Terzo posto per il JC Cortaillod.

Nella finale maschile il JC Brugg si è imposto sul JC Uster per 5 a 2. Non è bastato Nils Stump, schierato a -81 kg, per confermare il titolo del 2023. Le vittorie egli argoviesi sono state ottenute da Khalmatov, Celikbilek, Gautschi, Grossklaus e Eich.

Terzo posto per la formazione del JK Lausanne.

 

 

Sabato 9 novembre a Losanna hanno superato gli esami di grado: Michel Taiana e Alberto Turano (4° dan), Fabio Ciceri e Maurizio Merenda (2° dan) e Marcel Castellani (1° dan),

Complimenti ai promossi e ai loro uke.

Nella foto che segue i promossi con il prof.Kazuhiro Mikami.

 

 


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