Nr.74 / 15 luglio 2024

TICINO DOJO JOHO

Notizie e approfondimenti sul JUDO, a cura dell’ATJB


In questo numero terminiamo la presentazione dei favoriti dei prossimi giochi olimpici, proponiamo un CONCORSO sui giochi, formuliamo qualche riflessione sugli stage estivi, leggiamo il sesto capitolo della quarta parte del racconto "Le stagioni del ciliegio" (Inverno) e la rubrica "l protagonisti della storia".

 

IL PROSSIMO NUMERO DI TDJ USCIRÀ DOPO I GIOCHI OLIMPICI, entro il 15 agosto 2024! Non vi sarà quindi il numero di fine luglio.


Indice del settantaquattresimo numero:

  1. I giochi olimpici si avvicinano (terza parte) - Marco Frigerio
  2. CONCORSO sui giochi olimpici - Marco Frigerio
  3. Riflessione sugli stages estivi - Marco Frigerio
  4. Le stagioni del ciliegio (racconto inedito) - Mattia e Marco Frigerio
  5. I protagonisti della storia: Eric Hänni - Marco Frigerio
  6. Notizie in breve - Marco Frigerio

I GIOCHI OLIMPICI SI AVVICINANO (parte 3)

 

Dopo avere presentato i favoriti della competizione Team mixed e di dieci categorie leggere e mediane presentiamo, in questo terzo contributo, i favoriti delle quattro categorie pesanti.

Nel frattempo Swiss Olimpic ha comunicato ufficialmente il nominativo dei tre judoka svizzeri che prenderanno parte ai giochi di Parigfi: Nils Stump (-73 kg) Daniel Eich (-100 kg) e Binta Ndiaye (-52 kg). Il quesito da sciogliere era la scelta tra Fabienne Kocher e Binta Ndiaye, entrambe qualificate nella medesima categoria; Ndiaye disponeva di qualche punto in più nel ranking mondiale, l'incontro diretto tuttavia era stato vinto (per altro nettamente) dalla zurighese. Si è scelto la gioventù "liquidando" l'esperienza. Una medaglia mondiale e una vittoria ad un torneo del Grand Slam non sono state sufficienti.

Discutibile ... a pensar male si potrebbe ipotizzare che tre judoka provenienti dalla Svizzera tedesca ai giochi avrebbero dimostrato che il judo romando - in questi anni - non è cresciuto particolarmente e che i migliori combattenti attuali sono stati formati al centro nazionale di Brugg. Chissà!

 

 

-100 kg M

Il campione olimpico in carica è il giapponese Aaron Wolf, vincitore in stagione di due tornei del Grand Slam tra cui quello di Parigi.

A contendergli il titolo il campione mondiale 2024 l'azero Zelim Kotsoiev che nella finale di Abu Dahbi ha avuto la meglio sul canadese Elnahas.

Da tenere presente saranno anche il portoghese Fonseca (già doppio campione del mondo) e l'uzbeko Turoboyev.

Nella categoria è presente anche lo svizzero Eich che spesso in stagione si è avvicinato al podio e che è attualmente al quattordicesimo posto del ranking mondiale.

 

 

-78 kg F

La campionessa olimpica in carica è la giapponese Shori Hamada che ha concluso la carriera agonistica.

Le favorite sono la tedesca Annamaria Wagner, campionessa del mondo 2024, l'italiana Alice Bellandi e la francese Malonga.

Da considerare saranno anche la brasiliana Aguiar, che nel suo palmares ha tre medaglie di bronzo olimpiche, e l'israeliana Lani

 

 

+100 kg M

Il campione olimpico in carica è il ceco Lukas Krpalek.

La categoria va seguita perché potrebbe designare il secondo triplo campione olimpico della storia del judo, oltre a Krpalek infatti è il francese Teddy Riner che tenta l'impresa di vincere i suoi terzi giochi innanzi al proprio pubblico.

Tolto di mezzo il russo Tasoev (campione del mondo 2023 e campione d'Europa 2024) per ragioni politiche ... gli avversari più attesi sono il giapponese Saito, il coreano Kim (primo del ranking) e il tajiko Rakhimov.

Nella foto che segue Krpalek e Riner.

 

 

+78 kg F

La campionessa olimpica in carica è la giapponese Akira Sone in stagione assente dal circuito ufficiale essendo già qualificata. I campionati del mondo 2024 sono stati vinti dalla giapponese Tomita che non potrà partecipare ai giochi considerando il limite (assurdo) di un rappresentante per nazione.

Sono quindi attese la francese Dicko, vincitrice del master 2023 e di tre tornei del Grand Slam in stagione, l'israeliana Hershko, la cinese Su e la turca Ozdemir.

 



Una menzione speciale merita la squadra italiana che qualifica ai giochi 13 combattenti sui 14 posti disponibili, mancherà unicamente il combattente dei +100 kg. La conquista di uno o più titoli azzurri non è esclusa: Scutto, Giuffrida e Bellandi tra le donne sono tra le assolute favorite.

La Svizzera conta invece su Nils Stump; nella precedente edizione uscì al primo turno, nel frattempo ha però acquisito consapevolezza dei propri mezzi. Certo gli infortuni che ne hanno caratterizzato la carriera sono sempre lì e il timore va gestito.



L'augurio è che vinca il bel judo e che gli ippon fiocchino lasciando cosî a chi guarda una immagine positiva della nostra disciplina!



CONCORSO SUI GIOCHI OLIMPICI

TDJ propone a tutti i suoi lettori (bimbi, ragazzi, adulti, appassionati) un concorso con domande sui giochi olimpici.

 

Chi risponderà correttamente alle cinque domande qui formulate, inviando le risposte entro il 25 luglio 2024 a mbfrigerio@bluewin.ch parteciperà all'estrazione del premio che consiste in una copia del racconto "Le stagioni del ciliegio".


Il racconto ha ottenuto ottime recensioni ne segnalo due che mi hanno fatto particolarmente piacere:

"è geniale ... mi è piaciuto molto ... sarà letto da molti praticanti e istruttori ... sarà ricordato a lungo" (Toni Lazzarin),

"sei riuscito a parlare di umiltà, rispetto, perseveranza, amicizia, amore per sé stessi, per la propria compagna, per la famiglia e tanto altro ... questo libro merita di essere letto e riletto e non solo da chi fa judo" (Rocco Romano).


 

1.

Chi è stato il primo judoka in assoluto a vincere l'oro ai giochi olimpici ?

 

2.

Come si chiama il solo judoka che ha sinora vinto tre titoli individuali ai giochi olimpici ?

 

3.

Chi ha vinto l'oro nella competizione team mixed di judo a Tokyo 2021 ?

 

4.

Quale è il nome del doppio campione olimpico che ha tenuto due lezioni a Chiasso il 2 giugno 2024 ?

 

5.

Quanti campioni olimpici in carica difenderanno il titolo a Parigi ?

 

Domanda bonus:

a Parigi vi sarà chi vincerà per la  terza volta il titolo olimpico ? Si o NO

 

 

Una attenta lettura degli ultimi numeri di TDJ e una ricerca in google permetteranno di rispondere correttamente.


Partecipate !


IL SENSO DEGLI STAGES ESTIVI

L'estate è un periodo che sportivamente va utilizzato al meglio.

La frequentazione di stages è quindi d'obbligo per chi vuole partire nella nuova stagione al top.

Quali genere di stage tuttavia vengono proposti oggi ?

Le formule sono diverse: c'è chi si concentra sul judo e chi propone, in alternanza con le lezioni di judo, altre attività vuoi di carattere culturale vuoi di carattere sportivo.

Quale stage è opportuno frequentare dipende da quali obiettivi si si pone.

 

È certo opportuno frequentare lo stage organizzato dal proprio club.

Lo stesso risulterà utile per la formazione di legami e amicizie tra chi, nel corso della nuova stagione, si ritroverà al dojo. Chi ha frequentato lo stage del proprio club da ragazzino, crescendo avrà modo di diventare aiutante e di svolgere il ruolo che prima di lui altri hanno svolto, nello spirito di "restituire quello che si è appreso".

"Prosperità e mutuo benessere" è uno dei principi che Kano ha inteso sottolineare invitando i praticanti a rifuggire l'egoismo "pulendo lo specchio". Chi non è disponibile a ridare quanto ha appreso nel judo ma non solo ha capito molto poco ... peccato.

 

Per scegliere tra gli stages organizzati da altri club è necessario porsi la domanda preliminare. Quale è l'obiettivo che perseguo praticando: mi interessano i risultati agonistici oppure pratico semplicemente per diletto ?

Vi sono stages improntati alla competizione, dove tecnica e randori hanno una tale impostazione. Vi sono stages con campioni mondiali ed olimpici. Tutti sono sicuramente utili e ben vengano, tuttavia chi vi si iscrive dovrebbe sapere a cosa va incontro.

Sapere dove si vuole arrivare e come cercare di raggiungere l'obiettivo proposto è certamente la premessa necessaria per scegliere lo stage giusto, crescere nel judo in conformità ai propri obiettivi ed avere piacere nella pratica.

 

Non ci si dimentichi poi che vari club, anche durante l'estate restano attivi.

A Chiasso tutti i giovedì del mese di luglio ed il 6 agosto dalle 19.15 è possibile allenarsi, ospiti sono - durante l'estate - graditi.

Perché non ultizzare l'estate per conoscere altri club?

 


LE STAGIONI DEL CILIEGIO (racconto inedito / capitolo 51)

Il torneo della regione di Kyushu era una competizione importante per il territorio. Vi si ritrovavano i migliori judoka dell’isola ed anche qualche combattente proveniente dal vicino arcipelago di Okinawa.

Quell’anno il torneo veniva organizzato a Satsuma, una cittadina ubicata nella zona ovest della prefettura di Kagoshima.

Satsuma era nota storicamente per essere stata la regione dell’ultima ribellione dei samurai, in particolare per la figura di Takamori Saigo che, essendosi opposto alla forzata occidentalizzazione del Giappone, aveva creato un’ultima sacca di resistenza, schiacciata definitivamente dalle forze nazionaliste con la battaglia di Shiroyama.

 

Come dal proposito espresso, quando aveva maturato la sua decisione, Noriko aveva informato Kyoshi e i genitori solamente due sere prima del torneo.

Kyoshi le aveva detto “l’avevo capito. L’impegno che hai messo negli allenamenti e gli esercizi di condizione che ti sei imposta me l’hanno indicato ben presto. Sei hai bisogno un coach sono con te”.

Meno positiva fu invece la reazione di Kaori e Shinnosuke; i genitori (che per altro avevano combattuto delle finali mondiali e che certo non erano contrari alle competizioni) erano preoccupati per questo improvviso ritorno di fiamma. In realtà temevano che una delusione avrebbe fatto nuovamente ricadere Noriko nella crisi personale che l’aveva riportata a Kumamoto. Non volendo però sembrare allarmisti si erano limitati ad indicare che “a trentaquattro anni sei un po' fuori tempo massimo”. Kaori aveva infatti combattuto sino a ventidue anni, vincendo tutto quello che si poteva, mentre Shinnosuke aveva concluso la carriera agonistica a ventinove anni.

 

Noriko aveva chiesto a Kyoshi di accompagnarla fungendo da coach.

Era così arrivata a Satsuma il giorno precedente il torneo ed aveva trovato alloggio in un ryokan, ben decisa a dimostrare a tutti ma soprattutto a sé stessa che era ancora in grado di combattere. Non pensava certo di poter vincere il torneo, tuttavia voleva dimostrare di saper praticare e, perché no, piazzare qualche bel ippon.

Le operazioni di peso si conclusero presto. Come capita troppo spesso nelle competizioni di judo, tuttavia, prima che i combattimenti iniziassero, si dovette attendere parecchio.

La categoria di peso di Noriko fu l’ultima.

Finalmente giunse il momento. La prima avversaria di Noriko fu una ragazzina diciottenne, fisico al top, sguardo fiero, massima concentrazione. Probabilmente si stava chiedendo cosa ci facesse una “vecchia” ancora sui tatami.

La “vecchia” però era tutt’altro che intenzionata a lasciarsi bistrattare; infatti, dopo avere subito uno svantaggio iniziale Noriko riuscì a ricuperare e ad imporsi grazie ad un seoi-nage a sinistra che sorprese la sua avversaria. Il tabellone prevedeva tre incontri per qualificarsi per la finale di categoria, il primo passo era stato fatto tuttavia la strada appariva ancora lunga.

Terminato il primo incontro Noriko si fermò a bordo tatami e, dando seguito al consiglio di Kyoshi, iniziò a guardare le sue future avversarie.

Studiale, osserva i loro attacchi, così non potranno sorprenderti” le aveva detto il coach.

Noriko, che in gioventù non si era mai fermata ad osservare le avversarie, comprese subito la sensatezza del consiglio; non aveva più l’età per andare allo sbaraglio. “Per combattere - le aveva sempre ripetuto il padre - “ci vuole concentrazione e attenzione. Nulla deve distrarti. Un unico obiettivo. Durante la competizione è necessario rimanere concentrata, lontano da ogni distrazione: amici, genitori, fidanzato compreso”.

A trentaquattro anni finalmente aveva capito che il padre aveva ragione.

Nulla deve distrarmi” ripeteva tra sé mentre, osservando la sua prossima avversaria, si era accorta che la stessa tendeva ad avanzare con il passo destro creando opportunità interessanti.

Al secondo incontro infatti Noriko ne approfittò, l’avversaria avanzò erroneamente con il passo destro ed ecco l’attacco di osoto-gari spiazzante e vittorioso.

Allora non eri distratta quando tuo padre spiegava la sua tecnica preferita” disse Kyoshi quando Noriko sorridendo scese dai tatami.

Lascia stare! Le ripetizioni di “osoto-gari” nella mia famiglia non si possono contare. Non è mai stata la mia tecnica, contrariamente a Shiro; qualche idea su come la si esegue però me la sono fatta negli anni” rispose la ragazza.

La semifinale fu intensa. L’avversaria non aveva pecche ed era di dieci anni più giovane; il golden score fu una sofferenza per Noriko che si era allenata, ma che non aveva più i tempi di ricupero di una ventenne. Un errore al suolo le permise ancora una volta di uscire vincente, l’avversaria si era sporta troppo su di lei che afferrando il braccio era riuscita a ribaltarla immobilizzandola lateralmente in yoko-shio-gatame.

Ed eccola qualificata per la finale del torneo regionale, che non era mai riuscita a vincere in gioventù.

Uscendo dai tatami, dopo la semifinale, per la prima volta da quando erano iniziate le competizioni guardò verso la tribuna. Seduti l’uno accanto all’altra Shinnosuke e Kaori si tenevano per mano parlottando tra di loro, visibilmente felici. Erano venuti a supportarla. “Siete proprio dei genitori straordinari” pensò la ragazza “mi avete dato affetto e amore, mi avete riempito di valori, consigli e regole, pur lasciandomi la libertà di scegliere ed anche di sbagliare. So bene che ci sarete sempre per me” e un moto d’emozione la investì.

Cercando di scacciare i sentimenti che dentro di lei si stavano manifestando si disse “non è ancora tempo, la gara non è finita e la finale è sempre l’incontro più difficile”.

 

A Satsuma Shinnosuke ebbe modo di incontrare Shohei, il giovane che a suo tempo l’aveva sconfitto nella finale mondiale di Baku. Erano anni che i due non si vedevano. Fu un momento toccante per entrambi. Era sempre emozionante ritrovare coloro che erano stati avversari e scoprire che, i ricordi della primavera rimangono vivi più che mai e che, con il tempo, è il sentimento di amicizia e rispetto a prevalere.

Shohei felicitò Shinnosuke per il bel judo che Noriko stava esprimendo lamentandosi per il fatto che i suoi figli invece avevano scelto altro. La sua carriera agonistica era stata costellata di successi, era divenuto un insegnante di notevole fama, spesso richiesto all’estero. Una vera e propria stella che però, da tempo, viveva separato dalla moglie ed aveva scarsi contatti con i figli. “Tornassi indietro” disse a Shinnosuke salutandolo “farei altre scelte. La famiglia è importante”.

 

 

 

Continua....


Il racconto "Le stagioni del ciliegio" è ora oggetto di una pubblicazione completa.

Chi è interessato può acquistarne una copia a CHF 15.-; il ricavato è per il DYK Chiasso a cui l'autore ne ha fatto dono.

La pubblicazione dei capitoli dell'Inverno proseguirà, come in precedenza.


L'immagine è di Ottavia Amoruso Battista.


I PROTAGONISTI DELLA STORIA: Eric Hänni

Classe 1938, cresciuto a Berna, si trasferisce nel Jura dove lavora quale meccanico iniziando anche la pratica del judo. È 7 volte campione svizzero (la prima nel 1959).

Partecipa a 12 campionati d’Europa ottenendo un terzo posto nel 1964, prima di lui unicamente il basilese Leo Gisin (1934/2020) aveva ottenuto un podio europeo nel 1962.

Storica è la medaglia d’argento conquistata alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964, dove per poter partecipare, e sostenere le spese di trasferta, aveva organizzato una colletta. La Federazione svizzera aveva infatti deciso di non presenziare, Hänni fu però autorizzato a partecipare (a sue spese) all’evento. Fu l’unico judoka a rappresentare la Svizzera. La sua medaglia d’argento fu una sorpresa, in una categoria che contava 25 combattenti, così come la sua decisiva vittoria in semifinale contro il russo Bogolubovs che nel 1963 e 1964 era stato campione d'Europa. In carriera ha partecipato anche a tre edizioni dei campionati del mondo, l’ultima volta nel 1971.

 

Terminato l’agonismo ha svolto il ruolo di coach, di arbitro (anche a livello internazionale) e di professore di judo.

Dal 1972 al 1995 ha diretto la propria scuola: l’Olimpia Berna.

È stato esperto dan della FSJ ed ha regolarmente presieduto varie sessioni d’esami. Ha sempre espresso chiaramente la preferenza per chi ha praticato judo agonistico. Personaggio istrionico, di fatto è stato per decenni l’icona del judo svizzero.

Nel 2014 la FSJ gli ha conferito il 9° dan.

Una curiosità che egli stesso ha raccontato in una intervista, prima di diventare campione svizzero di judo era stato campione svizzero di rock and roll.l.

 

A pochi giorni dai giochi olimpici di Parigi presentiamo Eric Hänni la prima medaglia svizzera ai giochi. Il judoka che per anni è stato il riferimento del judo svizzero.

Chi scrive lo ricorda con simpatia: arbitro nella finale di Coppa Svizzera del 1984 (DYK Chiasso / JK Lausanne) ed esaminatore al proprio esame di 6° dan.


NOTIZIE IN BREVE

Il 26 luglio iniziano i giochi di Parigi.

Le competizioni di judo sono previste ogni giorno a partire dal 27 luglio, sino al 3 agosto. Due categorie individuali al giorno: una maschile ed una femminile a partire dai pesi leggeri. La competizione mixed team si svolgerà invece l'ultimo giorno.

 

 

Cinque judoka svizzeri hanno partecipato ai campionati d'Europa U18 di Sofia.

Quinto posto per Eileen Probst (-57 kg, JC Brugg) che, dopo tre vittorie e una sconfitta, nella finalina ha dovuto inchinarsi per tre shido alla francese Manon Agati-Alouache.

Da segnalare anche le prestazioni di Silvano Cori (-55 kg) e Lorenzo Enz (-90 kg) che hanno vinto un incontro. Nulla di fatto per contro per Timeo Cori (-55 kg) e Aaron Müller (-73 kg) eliminati al primi turno.

 

 

Dall'8 al 14 luglio a Cesenatico si svolgerà il tradizionale stage "Judo e mare" organizzato da Edy Bozzini. Una occasione per praticare insieme in armonia approfittando anche dell'ubicazione marittima dello stage..


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