Nr.44 / 15 marzo 2023

TICINO DOJO JOHO

Notizie e approfondimenti sul JUDO, a cura dell’ATJB

In questo numero riferiamo dei Campionati Ticinesi tenutisi a Chiasso, del Grand Slam di Taskhent, del torneo EJU di kata, leggiamo il seguito del racconto "Le stagioni del ciliegio" con il sesto capitolo dell'Estate e la rubrica "lI protagonisti della storia".

 

Ricordo infine che, chi avesse contributi da pubblicare in TICINO DOJO JOHO, è invitato a trasmetterli al coordinatore del progetto (e-mail: mbfrigerio@bluewin.ch).


Indice del quarantaquattresimo numero:

  1. I Campionati Ticinesi 2023 - Marco Frigerio
  2. Il Grand Slam di Taskhent  - Marco Frigerio
  3. Il torneo EJU di kata in Belgio - Marcel Castellani
  4. Le stagioni del ciliegio (racconto inedito) - Mattia e Marco Frigerio
  5. I protagonisti della storia - Marco Frigerio
  6. Notizie in breve - Marco Frigerio

I CAMPIONATI TICINESI 2023

Alle palestre delle scuole elementari di Chiasso si sono combattuti domenica 12 marzo i Campionati Ticinesi di judo 2023.

Organizzati dal DYK Chiasso i campionati hanno riunito 135 combattenti di cui 108 judoka attivi in Ticino e 27 provenienti principalmente dalla vicina Lombardia.

L'apertura della competizione a atleti non ticinesi impreziosisce la manifestazione per le categorie U18 e junior/senior.

I club ticinesi più rappresentati sono stati il DYK Chiasso con 30 partecipanti, il JB Bellinzona e il JB Vezia-Pregassona con 17 iscritti.

Purtroppo, anche questa edizione, è stata caratterizzata dall'assenza di tre club. C'è da chiedersi come sia possibile insegnare judo e non avere nemmeno un giovane che partecipi ai Campionati Ticinesi ...

Queste le nostre osservazioni per le singole categorie di etä:

 

Negli scolari e nelle ragazze  U13

 

Un buon numero di giovanissimi ha avuto modo di esprimere il meglio del proprio judo alla ricerca di una prima vittoria significativa.

La targa per il miglior combattente U13 è andata a Yuki Alliata (DYK Chiasso - 44 kg) nelle ragazze, grazie a tre vittorie ottenute per ippon e a Hryhorii Alsifiev (JB Vezia-Pregassona -45 kg), grazie a quattro ippon.

 

I vincitori di categoria sono stati:

-34 F Widad Traiba (JB Lugano)

-38 F Aurora Sadikaj (DYK Paradiso)

-44 F Yuki Alliata (DYK Chiasso)

+44 FMargherita Bosia (DYK Chiasso)

-28 M Giacomo Polimeni (DYK Chiasso)

-30 M Oleskii Dmytrashyk (DYK Paradiso)

-33 M Milo Levi (DYK Chiasso)

-36 M Mikron Cheban (JC Caslano)

-40 M Jacopo Tettamanti (DYK Chiasso)

-45 M Hyrhorii Alsifiev (JB Vezia-Pregassona)

+45 M Christian Perosa (JB Bellinzona)

 

 Negli scolari e nelle ragazze U15

 

Meno numerosi gli U15 si sono comunque impegnati al massimo cercando di dare il meglio di sé.

La targa per il miglior combattente U15 è stata attribuita a Emily Ferrari (JK Biasca) e a Matvii Gorbackevsk (DYK Paradiso) per il maggior numero di ippon realizzati.

 

Questi i vincitori di categoria:

-35 F Giuly Giovinazzo (JB Vezia-Pregassona)

-48 F Alice Laiso (JB Vezia-Pregassona)

-62 F Emily Ferrai (JK Biasca)

+62 F Elena Callegari (DYK Chiasso)

-37 M Sasha Ghisla (JB Vezia-Pregassona)

-40 M Matvii Gorbachevsk (DYK Paradiso)

-50 M Ryan Cuchron (Vedeggio-Manno)

-60 M Martin Garzitano (JB Vezia-Pregassona)

+60 M Erico Piazzini (JK Muralto)

 

Nei cadetti e nelle cadette U18

 

Poche le ragazze della categoria cadette, migliore la partecipazione nelle categorie maschili in particolare a -66 kg e a -73 kg grazie anche a qualche combattente lombardo.

La targa per il miglior combattente è stata attribuita a Alessandra Regazzoni (DYK Chiasso) e a Filippo Balestrin (ASD Lario).

Il titolo di campione ticinese è stato assegnato al primo judoka classificato iscritto in in club ticinese.

 

Questi i campioni ticinesi :

-55 F Alice Orsi (JB Vezia-Pregassona)

+55 F Alessandra Regazzoni (DYK Chiasso)

-55 M Elia Casoli (JK Biasca)

-60 M Elia Crivelli (JK Muralto)

-66 M Vitalijs Hibay (JB Lugano)

-73 M Tommaso Monté Rizzi (DYK Chiasso)

+73 M Loris Perosa (JB Bellinzona)

 

Negli junior/senior

 

Poche le combattenti junior/senior donna. Da menzionare Alice Orsi (JB Vezia-Pregassona) la sola che ha vinto sia la categoria U18 che la categoria superiore.

Avvincente invece lo spettacolo nelle categorie maschili dove ticinesi e lombardi hanno dato adito ad incontri di livello superiore. Ottimi gli ippon realizati in un clima corretto, rispettoso e - ciò che è sempre importante - senza infortuni.

Per questa categoria di età non erano previsti premi speciali.

Non si può però non menzionare Matthew Marastoni (DYK Chiasso) e Martin Motta (JB Bellinzona) che nei -73 kg e nei -81 kg sono risultati i migliori in assoluto del torneo.

 

I campioni ticinesi sono:

-55 F Alice Orsi (JC Vezia-Pregassona)

+55 F Giulia Cambianica (JB Bellinzona)

-66 M Roberto Maserin (JB Bellinzona)

-73 M Matthew Martastoni (DYK Chiasso)

-81 M Martin Motta (JB Bellinzona)

+81 M Kai Bürgisser (DYK Chiasso)

 

 

Nel tabellone per società il primo club è il DYK Chiasso con 10 titoli cantonali, a seguire JB Vezia-Pregassona con 7 e JB Bellinzona con 5.

 

A metà manifestazione, terminata la fase delle competizioni scolari, il presidente cantonale Curzio Corno ha consegnato i premi dell'anno 2022 attribuiti dalla ATJB:

miglior judoka Giulia Cambianica (JB Bellinzona)

migliori giovani Kai Bürgisser (DYK Chiasso) e Alice Orsi (JC Vezia-Pregassona)

migliori promesse Luke Bürgisser (DYK Chiasso) e Ginevra Monté Rizzi (DYK Chiasso).

A seguire Greta Castellani e Chiara Ambrosini (JK Biasca) - premiate dal'ATJB  con un riconoscimento speciale per il titolo di campionesse svizzere di nage-no-kata U23 - hanno presentato il kata. Ottima l'esecuzione a dimostrazione dell'intesa esistente tra le due protagoniste e la costante ripetizione dell'esercizio. Anche per l'apprendimento dei kata non vi sono segreti, è questione di dedizione e allenamento.

Complimenti per l'impegno.

 

 

Il DYK Chiasso ringrazia tutti i partecipanti, le loro società di appartenenza e tutti coloro che hanno aiutato nell'organizzazione.

Il team operativo DYK è affiatato e funziona, avanti così !


GRAN SLAM DI TASKHENT

Si è combattuto a Taskhent (Uzbekistan), nei giorni 3-5 marzo, il Grand Slam.

Per la Svizzera erano presenti i tre combattenti di primo livello, alla ricerca di punti per l'ottenimento della qualifica per le olimpiadi 2024 di Parigi.

Nils Stump si è classificato terzo nella categoria -73 kg grazie a una prestazione maiuscola. Per il podio decisiva la vittoria sullo spagnolo Cases Roca. La categoria è stata vinta dal uzbeko Murodjon Yoldoshev.

Quinto posto per Daniel Eich nella categoria -100 kg sconfitto nella finalina dal giapponese Kotaro Ueoka.

Niente di fatto per Fabienne Kocher nella categoria -52 kg sconfitta al primo turno dalla mexicana Paulina Martinez.

 

Da segnalare, nelle categorie maschili, le tre vittorie individuali ottenute dai combattenti uzbeki. Combattere in casa certo aiuta e la nazionale uzbeka è in crescita; due finali sono state vinte addirittura contro avversari quotati provenienti dal Giappone. Il campione del mondo Davlat Bobonov (-90 kg) ha superato Sanshiro Murao e Alisher Yusupov (+100 kg) ha avuto la meglio di Tatsuro Saito, la nuova stella dei massimi giapponese, immobilizzandolo. Onore al merito dunque al lavoro svolto dall'allenatore Ilias Iliadis.

Nelle categorie femminili quattro vittorie sono invece andate a combattenti giapponesi.

Sorprendente invece la vittoria di Varlam Liparteliani (classe 1989), il capitano dei georgiani noto per le 6 medaglie tra argento e bronzo a olimpiadi e mondiali, ha cambiato  la categoria di peso e, combattendo a -100 kg, è tornato a vincere un torneo importante. Era dal 2019, vittoria al Grand Slam di Parigi, che non conquistava il primo posto. Cinque gli incontri disputati tutti vinti per ippon. La conquista del biglietto di partecipazione alla quarta olimpiade non è necessariamente fuori dalla sua portata.

 

Questi i vincitori:

-60 kg Won Jin Kim KOR

-66 kg Nurali Emomali TJK

-73 kg Morodjon Yuldoshev UZB

-81 kg Attila Ungvari HUN

-90 kg Davlat Bobonov UZB

-100 kg Varlam Liparteliani GEO

+100 kg Alisher Yusupov UZB

 

-48 kg Andrea Stojadinov SRB

-52 kg Mascha Ballhaus GER

-57 kg Momo Tamaoki JPN

-63 kg Megumi Horikawa JPN

-70 kg Michaela Polleres AUT

-78 kg Rika Takayama JPN

+78 kg Wakaba Tomita JPN

 


IL TORNEO EJU DI KATA IN BELGIO

EJU Kata Tournement Marcel Clause 2023 – Louvaine La Neuve – Belgio

Tra il 03 ed il 05 marzo si è tenuto uno dei tornei ufficiali di Kata, organizzati dall’European Judo Union, tre giorni suddivisi in: venerdì seminario per i giudici internazionali, sabato per il torneo Kata Junior e domenica per il torneo Kata Senior. La Svizzera era rappresentata da: 3 giudici e 5 coppie selezionate dalla nazionale. Tra gli U23 vi erano anche le nostre atlete Ticinesi: Greta Castellani e Chiara Ambrosini, quale unica coppia elvetica tra i giovani. Nella loro esibizione del Nage No Kata, con tutti e cinque i gruppi proposti, hanno ottenuto una bella medaglia d’argento dietro ad una coppia francese molto forte e davanti ad una coppia di austriaci. Medaglia poi risultata anche essere l’unica per la Svizzera a questa manifestazione. Presenti 202 atleti suddivisi in 18 nazioni e 3 continenti. L’argento ha confermato il 2° rango ottenuto la settimana precedente all’Open di Meximieux (F), dietro ad un'altra coppia francese. Nazionale francese che a questa rassegna è risultata essere la nazione più forte di tutte, con medaglie in tutti i kata rappresentati.

Quale insegnamento raccolto durante questo fino settimana, vi è la particolarità legata a Marcel Clause, grande personaggio precursore del judo in Belgio, ritenuto molto importante nella propria nazione, il quale risulta essere stato il terzo non giapponese ad ottenere l’8° Dan direttamente dal Kodokan. La manifestazione è stata anche l’occasione per ricordare Michel Kozlowski, deceduto a 66 anni, proprio pochi giorni prima del torneo, il 27.02.2023. Importante cittadino belga, rappresentante del suo paese, per tanti anni ai massimi vertici EJU ed IJF. Di fatto, è grazie a chi ha fatto la storia, che queste manifestazioni hanno luogo, e che permettono di ricordare quanto siano importanti i valori del judo. Oltre ai cenni storici e qualche aneddoto raccolto, per le nostre due atlete è stata anche la prima vera occasione per scrutare dal vivo i massimi livelli internazionali presentati nelle categorie senior, con presenti diversi campioni ed anche la possibilità di fare nuove amicizie provando a parlare un’altra lingua!


LE STAGIONI DEL CILIEGIO (racconto inedito / capitolo 21)

 

Shinnosuke aveva iniziato ad insegnare judo a Kumamoto sotto la supervisione dell’insegnante titolare delle medie: non avrebbe mai pensato che insegnare fosse così complicato! Conquistare l’attenzione degli adolescenti e coinvolgerli, facendo loro comprendere la bellezza della disciplina, era tutto fuorché scontato.

 

Miura, il responsabile della disciplina sportiva, sarebbe andato in pensione a fine stagione. Da oltre vent’anni dirigeva l’insegnamento del judo “a modo suo”. L’entusiasmo che doveva avere caratterizzato i suoi primi anni di professione, aveva lasciato spazio a una sorta di rassegnazione per la quale il coinvolgimento dei vari gruppi di allievi era piuttosto scarso. In aggiunta, la squadra di Kumamoto da anni non otteneva risultati di rilievo nelle competizioni scolastiche.

Il judo veniva proposto come una forma di esercizio fisico superato, nemmeno particolarmente intenso e sembrava che a tutti andasse bene così.

 

Shinnosuke però era un campione vero ed aveva compreso sulla propria pelle che la pratica del judo mira a contribuire all’educazione e alla formazione dei giovani, avendo quale obiettivo il renderli migliori ed utili socialmente. I suoi rapporti con Miura, da subito, non erano stati privi di qualche contrasto.

Aveva però capito presto che era totalmente inutile opporsi a chi dirigeva l’insegnamento visto che, in poco tempo, ne era previsto il pensionamento. Cercava quindi di fare buon viso a cattivo gioco e di non creare pericolose occasioni di discussione.

Così, anche quando iniziò a proporre delle ore supplementari di allenamento per chi era interessato alle competizioni, vi dovette rinunciare per l’opposizione del titolare. Fu un peccato perché alcuni ragazzi si erano detti incuriositi; in fondo non tutte le scuole potevano disporre di un insegnante che era giunto secondo ai campionati del mondo e che aveva vinto i campionati nazionali a più riprese.

Mancavano pochi mesi alla fine dell’anno scolastico e Shinnosuke non se l’era sentita di creare un casus belli per contro aveva coinvolto Kaori, in una spettacolare dimostrazione a sorpresa.

Prima delle vacanze invernali la scuola era infatti solita proporre attività dimostrative. Miura da anni non era interessato e aveva dunque lasciato carta bianca al suo giovane aiutante.

Tra gli atelier proposti quel giorno vi era dunque quello del judo. Il titolo dell’atelier era JUDO: una visione globale. Shinnosuke aveva pensato bene di proporre una breve introduzione sulle finalità e di dimostrare in seguito, esercitandosi personalmente con Kaori, la bellezza della disciplina. A passaggi tecnici avrebbe alternato esercizi di randori ed anche – seppur in forma ridotta – il ju-no-kata che aveva avuto modo di studiare, anche se era ancora lontano dall’averlo compreso.

Lo scopo era mostrare a tutti che il judo era sì una disciplina completa ma che, affinché gli obiettivi potessero essere raggiunti, doveva essere praticata seriamente. Solo mettendosi alla prova si dimostrava, più a sé stessi che agli altri, che gli ostacoli sono fatti per essere oltrepassati.

Impostato in questo modo, l’atelier fu un grande successo e, grazie alla collaborazione di Kaori, Shinnosuke ricevette grandi complimenti dalla direzione della scuola. La bella insegnante di letteratura del liceo e il giovane novello insegnante di judo delle medie davano a tutti l’immagine della coppia perfetta essendo a trent’anni nel pieno della loro forza vitale e maturazione.

Soddisfatto dell’esito della giornata Shinnosuke stava riponendo i tatami quando gli si avvicinò Miura che guardandolo negli occhi lo ringraziò per quanto aveva proposto: “Giovane collega, lei mi ha ricordato quello che ero vent’anni fa ad inizio carriera. La ringrazio. Si ricordi però che la vita, come il ciliegio ha le sue stagioni e che con il passare degli anni mantenere l’entusiasmo acceso e saperlo rinnovare non è cosa semplice”.

Shinnosuke rimase un poco turbato dalle parole di Miura. Quella sera, riferì tutto a Kaori cercando un confronto e un conforto. La ragazza gli rispose sorridendo: “Non dimenticarti che siamo in due a percorrere la via e che sapremo sempre trovare la forza e la voglia per andare avanti insieme. Non ti avrei scelto se non ne fossi stata convinta.”

 

 

 

Continua....

I primi 15 capitoli (vedi TDJ 24/38) costituiscono la prima parte del racconto: La primavera. A partire dal capitolo 16 (vedi TDJ 39) è iniziata la pubblicazione della seconda parte del racconto: L'estate.


I PROTAGONISTI DEL JUDO: Jean-Lucien Jazarin (1900/1982)

Pioniere del judo francese.

Vicepresidente della Federazione di judo francese, ha presieduto per 23 anni il collegio delle cinture nere (1953/1976).

Sin dalla gioventù si dimostrò particolarmente interessato all’esoterismo e alla spiritualità, studioso di buddismo, induismo e filosofia zen, ebbe modo di cogliere il vero senso del judo che iniziò a praticare a Parigi unicamente a 43 anni.

Fu allievo di Kawaishi e di Awazu, si batté per preservare e promuovere lo spirito originale della disciplina. Nel judo vedeva una via di formazione dell’individuo, un mezzo di realizzazione e di crescita e non uno sport. Nella sua visione era sostenuto da Michigami membro del collegio delle cinture nere.

Alla sua morte gli verrà riconosciuto il 7° dan.

 

Ha pubblicato numerosi articoli e libri sul judo. I più noti sono “L’esprit du judo” (1968) che ha fatto conoscere i veri valori del judo all’Occidente (un intenso colloquio con il maestro Michigami sui valori del judo) e “Judo école de vie” (1972) una sorta di breviario destinato ai praticanti.

Sul “dolore” ha scritto: “se si comprende che non siamo il nostro corpo, si sfuggirà alla sofferenza fisica e morale. Il dolore lo si percepirà ugualmente ma non allo stesso modo. Lo si sopporterà con serenità senza disperarsi lasciando che il male sia quello che è semplicemente”.

 

NOTIZIE IN BREVE

 

Domenica 5 marzo a Bellinzona si è svolta la gara educativa di primo livello organizzata dalla ATJB.

Centocinquanta i giovanissimi judoka che hanno preso parte all'evento.

Le gare educative permetto di effettuare una prima esperienza competitiva ed a iniziare a gestire l'emozione che la gara sempre comporta.

La gara educativa di secondo livello è prevista sabato 22 aprile 2023.

 

 

Sabato 4 marzo è iniziato il campionato svizzero di prima lega regione 3 al quale è iscritta la formazione cantonale. Sette le formazioni iscritte al campionato di prima lega che prevede 6 incontri di andata e ritorno a cinque pesi.

Il primo turno si è combattuto al dojo Dott.Käppeli di Bellinzona ed ha visto i ticinesi battere il JC Ebikon e il JK Will per 8 a 2.

Le competizioni a squadre sono una tradizione consolidata. Si ricorda che la squadra cantonale venne creata negli anni novanta alfine di coinvolgere gli agonisti ticinesi di buon livello rimasti, data l'impossibilità dei vari club di presentare una formazione propria.

Nel dopo pandemia la squadra si è ringiovanita e può contare su diversi combattenti attivi anche individualmente come i bellinzonesi Loris Perosa, Angelo Melera e Martin Motta, oltre che su qualche esperto come Lorenzo Corno.


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