Nr.1 / 15 aprile 2021

TICINO DOJO JOHO

Notizie e approfondimenti sul JUDO, a cura dell’ATJB

L’ATJB ha inteso creare un mezzo di informazione regolare con il quale raggiungere tutti i praticanti di judo del Cantone Ticino.

 

TICINO DOJO JOHO (il nome è stato suggerito dal prof. Kazuhiro Mikami di Losanna, 9° dan judo Kodokan) verrà inviato per e-mail, con cadenza quindicinale, a tutti coloro che ci indicheranno il proprio interesse; i numeri verranno anche inseriti nel sito cantonale (www.atjb.ch).

 

Scopo dell’informativa è approfondire temi di interesse culturale, storico e tecnico legati al judo in una forma semplice e di immediata lettura. Chi intendesse trasmettere contributi da pubblicare in TICINO DOJO JOHO è invitato a trasmetterli al coordinatore del progetto (e-mail: mbfrigerio@bluewin.ch).


Indice del primo numero:

  1. Saluto del presidente cantonale – Curzio Corno
  2. Il vero significato del judo – Marco Frigerio
  3. Piccola storia del judo nel Cantone Ticino – Marco Frigerio
  4. Ultimo saluto a un campione assoluto – Marco Frigerio

Saluto del presidente cantonale

Un saluto a tutti i clubs del Cantone da parte del presidente, in questo anno caratterizzato ancora in questi mesi dalla pandemia, che ha influito molto sulla nostra quotidianità di persone e di sportivi.

 

Come tutti sappiamo al giorno d’oggi il judo è considerato uno sport olimpico (prima arte marziale ad esserlo), praticato in tutto il mondo come attività sportiva competitiva ed è inoltre una tecnica di difesa personale.

 

Quindi è vero che il judo rappresenta un efficace mezzo difensivo e offensivo e uno sport, ma è altrettanto vero che non è solo questo.

 

Alcuni lo vedono come un’arte: in quanto un judoka può creare, mediante i movimenti del proprio corpo, qualcosa di estremamente estetico e piacevole.

 

Ma il judo rappresenta molto di più di tutto questo: il judo è una via. È un modo di essere, che restituisce l’uomo a sé stesso, liberandolo dalle scorie depositate su di lui dalla vita quotidiana.

 

I valori che stanno alla base nostra disciplina li conosciamo: sono la disponibilità, la sincerità, il rispetto, l’umiltà. Ciò da un importante prestigio sociale grazie al codice etico.

 

Per contrastare il contesto di difficoltà per tutti gli sport e in particolare per quelli di contatto, il comitato ATJB ha deciso di attivarsi al meglio con un progetto di diffusione/marketing del judo in seno alla nostra associazione, grazie alla disponibilità di un responsabile e di collaboratori che si sono uniti per formare un gruppo di lavoro motivato.


Questo progetto era previsto già come tema per uno dei sette gruppi di lavoro presentati come obiettivo operativo all’inizio della mia presidenza, ma non era stato iniziato allora per mancanza di disponibilità di risorse umane: ora è giunto il momento di far partire questa iniziativa, considerando la combinazione dell’impegno di persone idonee e la motivazione nel difficile periodo da superare.

 

Indubbiamente dobbiamo rilevare che l’attuale situazione ha portato ad una riduzione di soci/praticanti nelle varie società, inoltre meno entrate finanziarie e un timore verso la pratica degli sport di contatto in generale.

 

Si rende necessario far conoscere il judo nelle sue varie peculiarità sopra indicate, elaborando delle proposte di programmazione e modalità di per la diffusione di questa arte marziale in Ticino.

 

Con il progetto marketing/diffusione, in maniera più incisiva di quanto mai avvenuto prima, ci prefiggiamo di operare per i seguenti obiettivi:

  • mantenere vivo l’interesse verso il judo da parte dei praticanti
  • perdere il minor numero possibile di soci
  • diffondere e promuovere il judo fra la popolazione Ticinese
  • fare una campagna pubblicitaria per il rientro a settembre
  • creare dei contatti più stretti con media cantonali e incrementare le apparizioni sul tema
  • aumentare il numero di attivi una volta la situazione sanitaria attuale sarà risolta

Il gruppo di lavoro si compone attualmente di: Fabio Ciceri (responsabile progetto), Edy Bozzini, Curzio Corno e Marco Frigerio. Chiaramente per la realizzazione e la messa in opera del progetto abbiamo bisogno della partecipazione dei clubs e dei membri ATJB.

 

Ringrazio i partecipanti al gruppo di lavoro, che si sono messi a disposizione e i club con i relativi membri per la collaborazione data finora e ……continuiamo con grande spirito!


Curzio Corno


Il vero significato del judo

Il termine judo si compone dei suffissi “ju” e “do”.

 

Il primo si traduce generalmente come “cedevolezza” o “adattabilità”, il secondo come “via”.

La traduzione in lingua italiana più utilizzata è pertanto “via della cedevolezza o della adattabilità”.

Jigoro Kano

Jigoro Kano (1860/1938), il Fondatore del judo, decise di denominare la sua scuola “judo Kodokan“ utilizzando il suffisso “do” invece di “jutsu”, termine che all’epoca veniva utilizzato per indicare tutte le scuole che studiavano l’attacco-difesa senz’armi o con armi corte.

Il Fondatore voleva così porre l’accento sull’importanza della “via” ossia del percorso che il judoka si appresta ad intraprendere praticando il judo che comporta anche la conoscenza e la messa in pratica degli elevati obiettivi che la disciplina propone.

 

Il judo vero è quindi molto di più di uno sport e di un’arte marziale, stando al Fondatore è infatti principalmente un metodo educativo fondato su due principi che si completano.

Il miglior impegno dell’energia” (in giapponese sei-ryoku-zen-yo) che insegna a scegliere, fra le varie soluzioni possibili, quella che richiede il minor dispendio di energia fisica e mentale conducendo al massimo risultato e “prosperità e mutuo benessere” (in giapponese ji-ta-kyo-ei) che intende evidenziare come il miglioramento del judoka non è operazione egoistica fine a sé stessa ma indirizzata verso un ideale più alto: il miglioramento del gruppo e più in generale della società.

 

In un mondo sempre più privo di riferimento certi, la pratica del judo ispirata ai principi e ai valori che il Fondatore ha inteso evidenziare è un’occasione di crescita personale unica.


ATJB

Piccola storia del judo nel Cantone Ticino

Il judo in Svizzera arriva alla fine degli anni venti dello scorso secolo. La prima associazione è stata il Judo e Ju-Jutsu Club Zurigo; la prima federazione nazionale venne costituita nel 1937.

In Ticino bisogna attendere gli anni cinquanta, per la formazione delle prime associazioni: nel Sottoceneri il Judo Budo Lugano (1951) e nel Sopraceneri il Judo Budo Bellinzona (1955).

Nel 1967 viene creata formalmente l’Associazione Judo e Budo Ticinese (ATJB) allo scopo di coordinare determinate attività di interesse comune. 

 

Con il tempo l’ATJB, che originariamente si occupava soprattutto dell’organizzazione dei campionati ticinesi, ha promosso altre iniziative creando regolari momenti di allenamento comune, rispettivamente gare educative per giovanissimi.

 

Le difficoltà sorte a livello di club di disporre di sufficienti combattenti per formare una squadra ha portato inoltre, negli anni novanta, alla decisone di creare una formazione cantonale: il Judo Team Ticino.

 

Affiliate all’ATJB sono tutte le associazioni che praticano judo nel Cantone Ticino ed anche nel distretto grigionese della Moesa. Una associazione può esistere – secondo le norme della Federazione Svizzera di judo - se dispone di un monitore Gioventù e sport, di uno spazio adeguato alla pratica e di almeno 10 tesserati.

 

Negli anni novanta si è arrivati a contare sino a 17 club; attualmente ve ne sono 14 In attività.

La pandemia ha certo complicato la pratica del judo che in quanto “sport di contatto” ha subito delle chiusure e delle limitazioni importanti. Nel 2020 sono venuti a cadere, ad esempio, il campionato svizzero individuale le cui finali avrebbero dovuto tenersi a Chiasso e il campionato svizzero a squadre.  


Toshihiko Koga

Ultimo saluto a un campione assoluto

Toshihiko Koga è deceduto il 24 marzo 2021 all’età di 53 anni.

 

Ha vinto un oro (Barcellona 1992 – 71 kg) e un argento (Atlanta 1996 – 78kg) ai giochi olimpici.

Ha vinto tre titoli mondiali (1989, 1991 e 1995), in un periodo in cui il campionato del mondo si combatteva ogni due anni.

 

È stato un judoka innovatore; il suo seoi-nage è passato alla storia e i suoi ippon sono stati apprezzati da tutti gli amanti del judo.

 

Aveva iniziato a praticare judo all’età di 6 anni insieme al fratello maggiore Motohiro. Entrambi ben presto avevano ottenuto numerose vittorie a livello nazionale e ad importanti tornei, fino a quando non si incontrarono in finale e Toshihiko sconfisse il fratello. Finito l’incontro il fratello maggiore si complimentò con lui e si ritirò dalle competizioni abbandonando il judo agonistico.

 

Intervistato qualche anno fa dalla rivista francese “L’esprit du judo” Koga aveva risposto alla richiesta di consigli su come divenire forti nel judo come segue: “lavorate sulle basi del judo e impegnatevi ad esprimerne la bellezza”, “interessatevi solamente a realizzare l’ippon”, “mantenete uno spirito di gratitudine verso gli altri soprattutto con coloro con i quali lavorate e progredite”.

 

Un grande judoka che della disciplina aveva appreso pienamente il senso.

Toshihiko Koga

Toshihiko Koga (1967/2021)

Leggi le edizioni precedenti di Ticino Dojo Joho

 

Vai all'archivio

 

 

 

 

 

© Associazione ticinese Judo e Budo ATJB

www.atjb.chinfo@atjb.ch