I CAMPIONI OLIMPICI 2021
Quattordici sono le categorie individuali che si sono combattute a questa olimpiade. Nove i titoli vinti da combattenti nipponici, uno in più dei giochi di Atene 2004. Nel judo, ricordo, vengono premiati il primo classificato, il secondo e due terzi. Non esiste quindi il quarto posto. I due combattenti che perdono la finale per la medaglia di bronzo si classifcano quinti. Non chiedetemi il perché; nessuno è mai stato in grado di darmi una spiegazione al riguardo. È così sin dai giochi olimpici di Tokyo 1964. Fabienne Kocher sconfitta nella finalina è classificata quinta, la miglior prestazione da sempre di una judoka svizzera, NIls Stump invece è stato fermato al primo turno. Riviviamo insieme le giornate olimpiche: 24 luglio - categorie -60 kg (uomini) e - 48 kg (donne) Naohisa Takato (JPN / 1993 - campione del mondo 2013, 2017 e 2018 e campione d'Asia 2017 e 2021) è campione olimpico dei -60 kg. Il suo percorso, non esente da critiche, è comunque il più difficile: negli ottavi supera il belga Verstraiten per ippon, nei quarti incontra il georgiano Chkhvmiani (campione del mondo 2019) che supera al golden score per somma di penalità dell'avversario, in semifinale ha la meglio sul kazako Smetov (vicecampione olimpico 2016) eliminandolo grazie a un wazaari ottenuto all' 11° minuto di incontro, in finale supera il sorprendente judoka di Taipei Yang che al golden score viene squalificato per somma di ammonimenti. L'esperienza agonistica non manca a Takato e la sa usare al meglio ottenendo quel titolo che ancora non figurava nel suo notevole palmares (ai giochi del 2016 era risultato terzo). Al terzo posto il francese di origini georgiane Mkheidze, sconfitto in semifinale da Yang per immobilizzazione e il kazako Smetov. Distria Krasniqi (KOS /1995 - campionessa d'Europa 2021) vince la categoria -48 kg sconfiggendo nella finale la giapponese Funa Tonaki (campionessa del mondo 2017) che in semifinale aveva superato, al golden score, la favorita ucraina Daria BIlodid (campionessa del mondo 2018 e 2019). Al terzo posto Bilodid e la mongola Munkhbat. Settimo posto per l'argentina Paula Pareto (classe 1986), campionessa olimpica in carica, alla sua quarta partecipazione ai giochi. L'oro di Krasniqi è il secondo ottenuto dal Kosovo, nel judo, dopo quello "storico" della Kelmendi nel 2016 (primo oro olimpico in assoluto nella storia del Kosovo). 25 luglio - categorie -66 kg (uomini) e - 52 kg (donne)
È la giornata della famiglia Abe che - come ai mondiali del 2018 - si aggiudica due medaglie d'oro. Buona la prestazione di Fabienne Kocher giunta quinta, anche se ha dovuto combattere senza coach visto che è stata penalizzata per non essersi presentata ai controlli con un judogi regolamentare.
Hifumi Abe (JPN/1997 - campione del mondo 2017 e 2018) ha dominato la categoria dimostrando un bel judo, una grande posizione e una sicurezza invidiabile. Ha eliminato in successione il francese Le Blouch, il mongolo Yondonperenlei, il brasiliano Cargnin e, in finale il georgiano Margvelashvili grazie a un bel wazaari di osoto-gari. Al terzo posto il brasiliano e il coreano An che ha superato l'italiano Manuel Lombardo nella finalina. Ute Abe (JPN/2000 - campionessa del mondo 2018 e 2019) ha conquistato l'oro. Sulla sua strada ha incontrato la brasiliana Pimenta, l'inglese Giles, l'italiana Giuffrida e in finale la francese Amandine Buchard (campionessa d'Europa 2021). Nella finale ha vinto al golden score grazie a un passaggio al suolo magistrale che ha portato all'immobilizzazione dell'avversaria. Al terzo posto l'italiana (già vicecampionessa olimpica nel 2016) e l'inglese Giles che ha superato la svizzera Fabienne Kocher vincitrice comunque di tre incontri. 26 luglio - categorie -73 kg (uomini) e - 57 kg (donne)
Ono era atteso al suo secondo titolo olimpico. Negli ultimi anni è divenuto l'emblea del judo giapponese. Non sbaglia e centra la vittoria con classe e sicurezza, non però senza fatica.
Shohei Ono (JPN/1992 - campione olimpico 2016 e campione del mondo 2013, 2015 e 2019) vince il suo secondo titolo olimpico superando in finale il georgiano Vazha Shavdatushvili (già campione olimpico nel 2012 nella categoria -66 kg e campione del mondo 2021). La finale conclusasi con un hiza guruma decisivo al quinto minuto del golden score è stata una prova di resistenza per entrambi. Nelle qualifiche Ono aveva superato il rumeno Raicu, il turco Ciloglu, l'azero Orujov e in semifinale il mongolo Tsend-Ochir. Terzo posto per il mongolo e per il coreano Changrim An. Per lo svizzero Nils Stump non è giornata di gloria, sconfitto al primo turno dal kosovaro Gjakova (campione d'Europa 2021) che si classificherà settimo. Nora Gyakova (KOS/1992 - terza ai mondiali 2021 e campionessa d'Europa 2018), a sorpresa, vince la categoria conquistando un secondo titolo olimpico per il judo kosovaro a questi giochi. In finale ha la meglio sulla francese Cysique, dopo avere superato in semifinale la favorita giapponese Yoshida. Nelle qualifiche aveva avuto la meglio dell'olandese Verhagen e della slovena Kajzer. Al terzo posto la giapponese e la canadese Klimkait (campionessa del mondo 2021).
27 luglio - categorie -81 kg (uomini) e - 63 kg (donne)
Takanori Nagase (JPN/1993 - campione del mondo 2015 e terzo alle olimpiadi 2016) sorprende tutti e conquista il quarto titolo maschile per il Giappone. In finale ha superato l'iraniano naturalizzato mongolo Saied Mollaie grazie a un tai-otoshi ben piazzato al golden score. In precedenza aveva superato il turco Albayrak, l'italiano Parlati, il tedesco Ressel e il belga (campione del mondo 2021) Matthias Casse. Terzi il belga e l'austriaco (d'origine georgiana) Borchashvili. Clarisse Agbegnenou (FRA/1992 - cinque volte campionessa del mondo) corona una carriera straordinaria vincendo il titolo olimpico. La "tigre" francese (così è soprannominata) ha superato in finale la trentunenne slovena, detentrice del titolo, Trstenjak. Nelle qualifiche aveva sconfitto la cipriota Billiet e l'olandese Franssen, in semifinale la canadese Beauchemin-Pinard. Terze la canadese e la sorprendente italiana Maria Centracchio. 28 luglio - categorie -90 kg (uomini) e - 70 kg (donne)
Lasha Bekauri (GEO/2000 - campione d'Europa 2021) vince, a sorpresa, la categoria -90 kg, sconfiggendo in finale grazie a un koshi-guruma valutato wazaari il tedesco Trippel,
Il suo percorso è stato il seguente: vittorie per ippon contro il polacco Kuczera, l'israeliano Kochman e l'uzbeko Bobonov. Vittoria in semifinale per wazaari contro il russo Igolnikov. Terzi l'uzbeko e l'ungherese Toth che ha sconfitto il giapponese Mukai al golden score eliminandolo già nelle qualifiche. Chizuru Arai (JPN/1993 - campionessa del mondo 2017 e 2018) vince la categoria sconfiggendo in finale la sorprendente austriaca Polleres. In precedenza ha superato la portoricana Perez, la tedesca Scoccimarro e, in una semifinale duranta 12 muniti e 41 secondi, la russa Taimazova. Terzi la russa e l'olandese Van Dijke. 29 luglio - categorie -100 kg (uomini) e - 78 kg (donne)
Doppietta giapponese con Aaron Wolf, che diventa l'ottavo combattente nipponico a conquistare la tripla corona (olimpiadi, mondiali e All Japan), e Shori Hamada.
Aaron Wolf (JPN / 1996 - campione del mondo 2017, campione d'Asia 2021 e vincitore degli All Japan 2019) vince la categoria superando in finale, al golden score, il coreano Cho grazie a un ouchi-gari valutato ippon. Per arrivare alla finale ha superato l'uzbeco Khurramov, l'israeliano Paltchik e, in semifinale, il georgiano Liparteliani (che, probabilmente, dopo una carriera durata una quindicina d'anni di altissimo livello si congeda dalle competizioni con un quinto posto) Terzi classificati il portoghese, campione del mondo 2019 e 2021, Jorge Fonseca e il russo Iliasov. Shori Hamada (JPN / 1990 - campionessa del mondo 2018 e campionessa d'Asia 2017) ha vinto battendo in finale la francese Malonga (campionessa del mondo 2019) grazie ad un magistrale passaggio al suolo che - in poco meno di un minuto - ha portato alla immobilizzazione. Sulla su strada la polacca Pacut, la russa Babintseva e la tedesca Wagner nulla hanno potuto. Vittoria per ippon a tutti gli incontri. Terze la brasiliana Aguiar e la tedesca. 30 luglio - categorie +100 kg (uomini) e +78 kg (donne)
Il ceco Krpalek vince il suo secondo oro olimpico in una giornata in cui l'atteso Teddy Riner si deve "accontentare" del terzo posto. Nona medaglia d'oro individuale invece per il Giappone grazie a Akira Sone. Lukas Krpalek (CZE/1990 - campione olimpico 2016 - 100 kg e campione del mondo 2014 e 2019) vince la categoria dei massimi e conquista il suo secondo oro olimpico sconfiggendo in finale, grazie a un bel sumi-gaeshi, il georgiano Tushishvili, dopo avere eliminato il giapponese Harasawa in semifinale al golden score. Il campionissimo francese Teddy Riner non è riuscito a conquistare il suo terzo oro olimpico individuale, si è classificato però al terzo posto sconfiggendo nella finalina il giapponese. Nelle qualifiche era stato fermato dal russo Bashaev. Il suo palmares è tuttavia unico 10 titoli mondiali e 4 medaglie olimpiche (2 ori e 2 bronzi). Akira Sone (JPN/2000 - campionessa del mondo 2019, campionessa d'Asia 2018 e campionessa del mondo junior 2017) vince la finale con la cubana Ortiz (già campionessa olimpica 2012) che la superava abbondantemente in altezza e peso. La giapponese entra nel clan dei vincitori della tripla corona avendo vinto - oltre a olimpiadi e mondiali - anche gli All Japan ne 2019. Il suo percorso netto ad ippon l'ha portata a superare l'israeliana Hersho, la turca Kayra, e l'azera Kindzerska. Terze l'azera e la francese Dicko. |