Nr.6 / 30 giugno 2021

TICINO DOJO JOHO

Notizie e approfondimenti sul JUDO, a cura dell’ATJB

In questo numero presentiamo il "progetto diffusione judo" che un comitato ristretto sta studiando dallo scorso mese di gennaio e che partirà a luglio, in vista e a sostegno della prossima stagione. Proponiamo inoltre una riflessione sugli stage estivi, un contributo del JK Biasca e un approfondimento storico sul Butokukai di Kyoto.

Torna poi la rubrica che presenta un personaggio storico del judo.

 

Chi avesse contributi da pubblicare in TICINO DOJO JOHO è invitato a trasmetterli al coordinatore del progetto (e-mail: mbfrigerio@bluewin.ch).


Indice del sesto numero:

  1. Progetto diffusione judo – Marco Frigerio
  2. Judo in estate: un'occasione da non perdere – Manrico Frigerio
  3. Il JK Biasca dal 1966 - Fabrizio Roberti
  4. Protagonisti della storia del judo – Marco Frigerio
  5. Il "Dai Nihon Butokukai" di Kyoto – Marco Frigerio

PROGETTO DIFFUSIONE JUDO

Dallo scorso mese di gennaio un gruppo ristretto di lavoro si sta occupando del progetto di promozione diffusione judo in vista della prossima stagione.

Dopo il periodo di pandemia, auspicando che la prossima stagione possa svolgersi normalmente, si è ritenuto opportuno dare avvio a una serie di iniziative promozionali intese a far conoscere la nostra disciplina.

Il comitato "diffusione judo" composto dal coordinatore Fabio Ciceri, dal presidente cantonale Curzio Corno, da Edy Bozzini e da Marco Frigerio (presidente onorario ATJB), si è avvalso dell'assistenza di Clara Podestà, esperta maketing.

Interventi a livello di cartellonistica in varie cittadine del Cantone, pubblicità su di un bus a Lugano, passaggi di spot promozionali in radio, apparizioni TV e sui social (Facebook e Instagram), distribuzione di un volantino pubblicitario ai club interessati, sono le attività che verranno promosse nel periodo luglio/settembre. Considerando come l'ultima stagione non ha avuto costi particolari, visto l'impossibilità di partecipare a tornei o manifestazion varie, è parso più che sensato investire economicamente sul futuro.

Scopo principale dell'ATJB per altro è proprio quello di promuovere la disciplina sull'intero territorio cantonale.

 

Clara Podestà ha presentato il progetto diffusione judo all'assemblea cantonale di mercoledì 16 giugno a Bellinzona sollecitando la collaborazione dei club, per quanto attiene la trasmissione di fotografie e video da utilizzare per i social.

Non tutti i 14 club affiliati alla ATJB hanno infatti, sinora, dato dimostrazione di interessarsi al progetto. Al tentativo di coinvolgimento promosso non sempre vi è stato un riscontro; chi si è annunciato tuttavia ha già avuto modo di rendersi attivo.

Tra i principi espressi da Jigoro Kano vi è quello della "prosperità e mutuo benessere" (tradotto anche come "tutti insieme per progredire"), l'iniziativa che l'ATJB sta promuovendo palesemente va in questa direzione: si pubblicizza il judo per tutti i club affiliati.

Naturalmente starà poi ai singoli club dimostrare di essere in grado di proporre il judo per tutti in modo convincente, coinvolgente, serio e costruttivo.

 

Noi crediamo che il judo sia una disciplina che permetta un sano sviluppo fisico, intellettuale e morale.

Noi crediamo che il judo sia molto più di un semplice sport.

Noi crediamo che diventare judoka sia una opportunità unica di crescita da non sprecare.

Certo la strada è lunga ma nella vita i risultati importanti si ottengono solamente dopo un impegno costante e duraturo.

 

Viva il judo e chi in esso crede !

  

 

"Ji-ta-kyo-ei" è un principio la cui messa in pratica è tutt'altro che scontata. Migliorare sè stessi, per rendersi utile al gruppo, è uno degli obiettivi della disciplina.


JUDO IN ESTATE: un'occasione da non perdere

L’estate è la stagione ideale per concedersi una pausa dalla frenesia dei doveri scolastici e lavorativi e poter scegliere di dedicare del tempo per svolgere le attività che preferiamo. Se abbiamo scelto di seguire la via del judo, l’estate è quindi un ottimo periodo da dedicare alla nostra disciplina e, nonostante i dojo non offrano più i corsi regolari, le alternative non mancano.

 

Per bambini e adolescenti sono presenti diversi stages dove i giovani judoka, oltre ad allenarsi nella disciplina, hanno la possibilità di svolgere diverse altre attività sportive e culturali e di vivere un’intera settimana in comunità. Da diversi anni in Ticino si organizzano campi di allenamento, anche quest'anno a metà agosto a Tenero è previsto il tradizionale ritiro presso il centro Gioventù e Sport.

 

Per gli agonisti in estate si interrompono le competizioni ed è quindi un ottimo periodo per partecipare almeno un paio di settimane in stages prettamente agonistici (magari anche all'estero) dove curare e approfondire alcuni aspetti tecnici ed allenare la propria condizione fisica in vista della futura stagione.

 

Per gli adulti o i giovani amatori sono pure presenti diversi stages al mare o in montagna dove poter unire alle vacanze lo studio dei kata e di alcuni aspetti culturali e filosofici del judo.

 

Le occasioni sono quindi numerose, non esitate a chiedere ai vostri Maestri le soluzioni ideali per voi.

Buona estate 2021 nell’insegna del judo!

 

 

L'estate è l'occasione per frequentare degli stages anche al di fuori dei propri confini nazionali, ampliando così i propri orizzonti nel judo.


IL JUDO KWAI BIASCA DAL 1966

Il 1966 è l’anno di fondazione dello Judo Kwai Biasca. Durante i suoi primi anni il club si barcamena posando i tappeti in locali di fortuna, fino a quando, nel 1972, acquista uno stabile da cantiere che con le opportune modifiche diventa un Dojo comodo e funzionale. Da lì in poi, con l’aggiunta di una sezione di ju-jitsu, il club cresce e alcuni agonisti si distinguono diventando più volte campioni ticinesi e conquistando podi ai campionati svizzeri e in tornei internazionali. Il JKB ha formato 18 cinture nere, alcune delle quali fanno ancora parte della nostra famiglia. Altre sono invece attive in altri club del cantone o non sono più in attività. Dopo questa annata difficile per tutte le società sportive e i tempi morti a cui abbiamo dovuto sottostare noi appassionati di judo, la campagna promozionale lanciata da ATJB fa ben sperare per il futuro del nostro sport.

Attualmente il club conta una settantina di soci fra adulti e bambini e da settembre speriamo di tornare alla ribalta, partecipando a tornei cantonali e nazionali.

Una doverosa citazione la merita Cesare Emma, nostro presidente dal 1968 al 2017, che tanto ha dato alla nostra società. Cesare è stato in prima fila anche a livello cantonale, occupando per alcuni anni la posizione di presidente dell’ATJB.

 


PROTAGONISTI DELLA STORIA DEL JUDO: Tsunejiro Tomita

Tsunejiro Tomita (1865/1937 - nato Yamada) è stato il primo allievo del Kodokan. Il suo nome è il primo a figurare nel libro del giuramento con indicazione 5 giugno 1882 (data che appunto viene indicata come quella della fondazione della scuola di Kano).

È stato il primo (unitamente a Shiro Saigo) a cui il Fondatore ha conferito il 1° dan (la cintura nera). Al termine del suo percorso sarà 7° dan.

 

Tomita fu un buon combattente. Nel 1884 sconfisse il ju-jutsuka e istruttore di polizia Nakamura, molto più grande ed esperto grazie a due perfetti tomoe-nage e a un juji-gatame (leva) conclusivo.

La sua vittoria ebbe una risonanza mediatica notevole e contribuì a diffondere il buon nome del Kodokan.

Nel 1905 venne inviato negli Stati Uniti, unitamente al suo allievo Mitsuyo Maeda (1878/1941), per insegnare judo. Durante la sua permanenza aprì un dojo a New York e vi rimase sino al 1920. Durante il periodo ebbe modo di tenere conferenze e dimostrazioni; spesso però gli veniva chiesto di fornire la dimostrazione pratica della superiorità della disciplina. Non si sottrasse mai alle sfide ma, complice anche l'età non più verde, in alcune occasioni venne sconfitto da lottatori americani.

A seguito di ciò Maeda decise di inserirsi nel circuito professionistico del wresling divenendo poi famoso con il soprannome di "Conde Koma"; in fine carriera si trasferirà in Brasile dove insegnerà judo alla famiglia Gracie nota per avere creato il "brazilian-jujutsu".

 

Il figlio Tomeo Tomita è noto per avere scritto due novelle sul judo: Sanshiro Sugata (1942) e Yawara (1964-1965).

Dalla prima novella è tratto il primo film del famoso registra giapponese Akira Kurosawa (1910/1998) intitolato appunto "Sanshiro Sugata" che in realtà costituisce uno spaccato del primo Kodokan e la storia romanzata di Saigo (personaggio importante che tratteremo in un prossimo numero).

 

 

Tsunejiro Tomita: il primo allievo di Jigoro Kano, considerato il perfetto uke del Fondatore grazie al quale è stato possibile studiare e perfezionare le principali tecniche di proiezione.


IL "DAI NIHON BUTOKUKAI" DI KYOTO

 

Nel 1895, a Kyoto, viene costituito il "Dai Nihon Butokukai" (la scuola imperiale delle arti marziali - nota generalmente con l'abbreviazione "Butokukai").

Sin dall'origine la scuola è stata presieduta da un membro della famiglia imperiale; nei decenni successivi essa venne controllata dai miltari.

Venivano insegnati principalmente ju-jutsu (poi chiamato judo visto l'ampio successo ottenuto dalla scuola di Kano) e kendo.

Nel 1905 il Butokukai istituisce la scuola professionale degli insegnanti chiamata "Budo Senmon Gakko" (nota per lo più come "Bu Sen"). Diversi allievi di Jigoro Kano divennero insegnanti al Butokukai, tra questi segnaliamo in particolare Hajime Isogai (1871/1947 - 10° dan), Kaishiro Samura (1880/1964 - 10° dan) e Shotaro Tabata (1884/1950 - 10° dan).

 

Sotto l'egida del Butokukai, nel 1906 vennero codificati i primi tre kata: nage-no-kata, katame-no-kata e kime-no-kata. Jigoro Kano presiedette la commissione di studio, alla quale presero parte diversi insegnanti di ju-jutsu e di judo (Yoshiaki Yamashita e Hidekatsu Nagaoka in rappresentanza del Kodokan). Il nage-no-kata venne approvato, come proposto dal Kodokan, senza alcuna modifica; il katame-no-kata e il kime-no-kata vennero completati.

 

Nel 1930 il Butokukai fu promotore del primo campionato nazionale di judo (oggi chiamato "All Japan Judo Championship"): categoria unica senza limite di peso. Il primo vincitore sarà Kanbe Furusawa (di cui poco o nulla si conosce).

Nel 1946, a seguito dell'occupazione postbellica, il Supremo Comando delle Forze Alleate presieduto dal generale Douglas McArthur, decretò la definitiva chiusura della scuola essendo la medesima caratterizzata da aspetti nazionalistici e da influenze militari.

In conseguenza alla chiusura del Butokukai un importante numero di insegnati di arti marziali si ritrovò senza lavoro, molti di essi cercarno sbocchi all'estero.

Nel 1953 venne creata una associazione privata, che riprese il nome Butokukai, ma che in realtà nulla aveva a che vedere con la precedente scuola. L'associazione privata in questione non è mai stata riconosciuta, in Giappone, quale erede dello storico Butokukai e, al contrrio della All Japan Kendo Federation e della All Japan Judo Federation (AJJF) conta poche migliaia di affiliati. 

 

 

La commissione di studio presieduta da Jigoro Kano (al centro della fotografia riconoscibile in quanto impugna un bastone), la quale ha definito i primi tre kata del judo nel 1906 a Kyoto.

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