Associazione Ticinese di Judo e Budo (ATJB)
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CAMPIONATI TICINESI INDIVIDUALI 2018

Jigoro Kano non intendeva il judo unicamente come uno sport ma come un metodo di studio che una volta appreso - applicato a qualsiasi situazione - deve permettere di ottenere il massimo risultato.

Qualche commento è stato proposto dal presidente onorario cantonale e presidente del DYK Marco Frigerio.

Alla competizione hanno partecipato quattordici società affiliate alla Associazione ticinese judo e budo (ATJB) oltre ad alcuni combattenti provenienti dalla vicina Lombardia.

Nelle diverse categorie di età e di peso a brillare sono stati, come lo scorso anno, le società del JB Bellinzona con 6 ori, 4 argento e 6 bronzo, il DYK Chiasso, con 5 ori 6 argento e 5 bronzo (nelle sole categorie maschili), il JK Biasca con 4 ori  2 argento e 5 bronzo e il JC Caslano con 3 ori 3 argento e 4 bronzo.

Bello lo spettacolo, corretti i protagonisti, attenti gli arbitri e meritevoli i vari vincitori di categoria.

I premi per i migliori combattenti delle categorie giovanili sono stati attribuiti a Chiara Ambrosini (ragazze B), Emilie Foresti (ragazze A), Michela Fassora (cadette), Kai Bürgisser (scolaro B), Gioele Donato (scolaro A) e Martin Motta (cadetti).

Da segnalare negli junior/elite la bella prova di Angelo Melera che con il terzo posto ha conquistato il titolo di campione ticinese alle spalle di due esponenti lombardi che hanno mostrato un ottimo judo. Vincitore di categoria è stato Diego Rinaldin di Somma Lombardo.

 

I campioni ticinesi 2018 

 

Scolari B

-28 kg Elia Casoli, Biasca

-30 kg Valentino Petralli, St. Antonino

-35 kg Leonardo Barbero, DYK

-40 kg Sasha Guiseinov, Biasca

-50 kg Kai Bürgisser, DYK / miglior scolaro B

+50 kg Loris Perosa, JBB

 

Scolari A

-45 kg Yan Vizzardi, Biasca

-50 kg Jacopo Vismara, Capriasca

-60 kgGioele Donato, DYK / miglior scolaro A

+60 kg Niccolò Monté Rizzi, DYK 

 

Cadetti

-55 kg Luca Böschng, Capriasca

-60 kg Ruben Van Loo, JBB

-66 kg Mirko Civatti, Manno

-73 kg Martin Motta, JBB / miglior cadetto

+ 73 kg Eric Blatter, DYK

 

Junior/elite M

-66 kg Andrea Collovà, Caslano

-81 kg Angelo Melera, JBB 

+81 kg Kevin Oliveri, JBB

 

Ragazze B

-33 kg Chiara Ambrosini, Biasca / miglior ragazza B

-40 kg Sofia Poroli, Manno

+ 40 kg Matilde Pompilio, Vezia

 

Ragazze A

-45 kg Emilie Foresti, JBB / miglior ragazza A

+ 45 kg Elma Demi, Caslano

 

Cadette

-55 kgMichela Fassora, Cadro / miglior cadetta

+55 kg Alaisa Bruschi, JBB

 

 

Junior / elite F

-60 kg Daniela Corno, Caslano

+ 60 kg Fabienne Schweri, Capriasca

 

 

Il tabellone per società

 

JB Bellinzona               6-4-6

DYK Chiasso                 5-6-5

JK Biasca                      4-2-5

JC Caslano                    3-3-4

Manno                         2-2-5

Como                          2-2-0

Capriasca                     1-2-6

Cadro 

e St. Antonino              1-2-0

Varese                         1-1-0

Vezia                           1-0-2

Somma Lombardo        1-0-0

Paradiso                      0-1-4

Muralto                       0-1-0

Lugano, SDK Bellinzona,

Capriate, Scuola 7+      0-0-1

 

 

 

Ragazze B + Ragazze A

Le gare

“Non c’è dubbio che le gare possano offrire materiale prezioso sia per valutare il livello di educazione raggiunto che per  incoraggiare il progresso degli studenti che per altro è uno degli scopi da mirare, ma un altro vantaggio ugualmente importante deriva dal fatto che le gare sono le vere occasioni per uscire dalla quotidianitàfatta di studio e allenamento”

(YK marzo 1918)

Il mio invito alla disciplina del Judo

“è rivolto a tutti ma una particolare raccomandazione vorrei dedicare a coloro che sono tuttora vincolati dall’obbligo scolastico … allenatevi quel tanto che è necessario per liberarvi dalla pesantezza dell’impegno intellettuale, cosa molto utile per il fisico ma anche per lo spirito … proporrei di utilizzare … anche il periodo estivoin cui lo spirito d’ingegno può trovare tutto il tempo e lo spazio necessario”

(YK luglio 1916)

 

Scolari B

Prefiggersi l’obiettivo più grande

“se vi promettete di perfezionare il judo con una visione grande e non limitata, dovete rinunciare dall’inizio all’idea di un successo immediato… dal momento che la preoccupazione di non perdere a ogni costo vi induce all’irrigidimento fisico in posizione di difesa, vi consiglio vivamente di non temere le cadute, anzi di farvi proiettare di proposito”

(YK aprile 1920)

 

Scolari A

Cosa significa diventare forti

“ho sempre sostenuto che il fine ultimo del judo è di perfezionare se stessi per servire la società …

Diventare forti vuole dire esattamente imparare a utilizzare la nostra forza per il bene collettivo; ci si addestra per avere un fisico forte unicamente allo scopo di compiere un lavoro che soltanto un corpo addestrato in tal modo può sopportare”

(YK agosto 1918)

 

 

 

Cadetti

L’ideale

“l’intera azione dell’uomo parte dal suo ideale. Basso è l’ideale, misera è l’azione, altro è l’ideale, nobile è l’azione … non per caso il judo propone il perfezionamento dell’io per poi portare a termine l’obiettivo finale, di contribuire al bene della società, che è al di sopra delle soddisfazioni individuali”

(YK novembre 1917)

 

Cadette

La partecipazione a una gara

“la partecipazione a una gara scolastica richiede di mantenere la posizione corretta, comportarsi educatamente, affrontare l’avversario con spirito combattivo e variare il waza in tutte le forme, perché soltanto così è possibile dimostrare o far valutare l’attitudine e il grado di preparazione … ragione per cui la gara trova il motivo di esseree il suo significato”

(YK marzo 1918)

 

Junior / elite M

L’importanza del judo

“L’importanza del judo sta nell’offrire una via appropriata e diretta per raggiungere la meta comune e universale, nel contempo permettendoci di scoprire come realizzarla … il judo ci insegna la via più efficace del corpo e della mentee può essere considerato come uno studio del metodo, in quanto ci permette di approfondire come ottenere, appunto, il successo”

(YK agosto 1918)

 

Junior / Elite F

Il tempo

“se si riflette al termine della giornata, ognuno si accorgerà che le ore potevano essere impiegate in maniera migliore, nel peggiore dei casi con il rammarico di averne sbagliato l’impiego provocando addirittura qualche danno. Figuriamoci il tempo che facciamo perdere agi altri, di cui quasi nessuno si preoccupa … 

(YK ottobre 1922)

 

28 Febbraio 2018