HOSOKAWA E ONO A FRIBORGONel fine settimana del 27 e 28 gennaio a Villards sur glane (FR) il doppio campione olimpico e triplo campione mondiale dei -73 kg Shohei Ono (classe 1992) e il campione olimpico e mondiale Shinji Hosokawa (classe 1960) professore emerito a Tenri hanno diretto una serie di lezioni. Ono - che si ritirato ufficialmente dalle competizioni ad inizio 2023 - è particolarmente noto per la sua tecnica raffinata e per il bel judo che ha saputo esprimere ai massimi livelli nell'ultimo decennio. Hosokawa è di un altro periodo storico ma è personaggio di altissimo spessore e di grande conoscenza della disciplina. Una buona delegazione di judoka ticinesi non ha mancato l'appuntamento con i due maestri del Sol Levante. Ono e Hosokawa hanno frequentato l'università di Tenri. Tenri è una cittadina sorta attorno ad un tempio shintoista molto noto. La scuola di judo è nota per essere tradizionalista. Il judo viene proposto in una forma classica. L'obiettivo rimane la ricerca dell'ippon. La preparazione è molto intensa. Tanti sono stati nel corso degli anni i "gaijin" che si sono allenati a Tenri, primo tra tutti Anton Geesink, il primo a sconfiggere i giapponesi ad un campionato del mondo (1961). Nel 1982 anche cinque ticinesi ebbero modo di trascorrere un mese al liceo e all'università di Tenri allenandosi tutti i giorni. All'epoca tra gli insegnanti più giovani vi era Shozo Fuji quattro volte campione del mondo. In precedenza negli anni Sessanta e Settanta l'insegnante responsabile era Yasuichi Matsumoto (1918/1996), primo vincitore degli All Japan del dopoguerra e primo direttore tecnico della nazionale giapponese alle olimpiadi del 1964. Hosokawa, in una recente intervista pubblicata nel sito della IJF ha ricordato di avere iniziato a praticare judo a 12 anni e di essere entrato all'università di Tenri nel 1978. Strutturalmente piccolo aveva la necessità di formarsi fisicamente. A Tenri ebbe modo di praticare judo 7 giorni su 7, solamente nel fine settimana poteva contare su di un pomeriggio di ricupero. Pesando 57-58 kg il suo momento venne quando fu istituita la categoria -60 kg. Il suo insegnante Kato ebbe a dirgli che la categoria era stata creata appositamente per lui di modo che potesse diventare campione olimpico, e così fece vincendo a Los Angeles nel 1984 contro il coreano Kim Jae-Yup ed imponendosi di "dare il massimo sempre ogni giorno" A tale impegno, ancora oggi, Hosokawa si sente legato. "I remember my former sensei and his simple words, ‘Just only today, do your best.’ Of course this really had to be every day, but one at a time.” Abbiamo chiesto a chi ha partecipato alle lezioni di raccontarci le sue impressioni. Abbiamo avuto due riscontri: Luca Wyler "Il duo Ono-Hosokawa è stato dal mio punto di vista una buona combinazione, da una parte il giovane più riservato e dall’altra il più esperto e anche ludico. Assieme sono stati in grado di tenere degli allenamenti completi sia sotto l’aspetto tecnico che fisico. Inizio dato in mano a Hosokawa per la parte di riscaldamento e seguita da del lavoro al suolo accompagnate dal detto “tecniche vecchie e semplici ma che tornano di moda”. Dopo questa introduzione l’attuale campione olimpico Ono ha mostrato le particolarità di alcune delle sue specialità come o-soto-gari e sode-tsurikomi-goshi. Ma indipendentemente di quale tecnica, i punti che particolarmente ha messo in evidenza erano: - un judoka deve sempre cercare l’ippon. - l'importanza della posizione Aspetti basilari ma che spesso vengono dimenticati o sottovalutati." Fabio Ciceri "È stata una grande opportunità per incontrare due campioni, che attraverso lo studio, duri allenamenti e sacrifici hanno lavorato per perfezionare i loro movimenti che gli hanno permesso di raggiungere grandi risultati. Lo stage era strutturato su 4 allenamenti 2 al giorno. Nel primo allenamento Shinji Hosokawa ci ha condotto attraverso un lavoro al suolo improntato sui rovesciamenti e nella seconda parte Shohei Ono ci ha presentato una delle sue tecniche preferite o-soto-gari evidenziando aspetti fondamentali come la postura, la presa ed il movimento che rendono questa tecnica più efficace e potente. Durante l’allenamento pomeridiano ci ha fatto lavorare sode-tsurikomi-goshi anche questo caso è stato molto interessante notare la che piccoli dettagli fanno una grande differenza. Nel primo allenamento di domenica mattina Shinji Hosokawa ci ha portato nel movimento con lanci di gamba passando da de-ashi-barai a ko-soto-gari e a ko-ouchi-gari singolarmente e combinandoli fra loro. In seguito si è concentrato su morote-gari che alla fine abbiamo combinato con le altre tecniche. Nel pomeriggio è arrivato il piatto forte con Shohei Ono che ci ha mostrato uchi-mata come prepararci con degli esercizi di preparazione e riscaldamento ed in seguito nei dettagli della tecnica vera e propria. In particolare Ono attraverso le sue dimostrazioni ha impressionato per la sua velocità, potenza e perfezione nell’esecuzione risultati scaturiti da un duro lavoro con moltissime ore d’allenamento e sacrifici per la ricerca dell’esecuzione perfetta. Shinji Hosokawa, un campione di quarant’anni fa, ci ha portato nel judo, oltre che con la sua bravura, anche attraverso la storia e racconti di come ci si allenava tempi addietro e di come altri grandi campioni giapponesi abbiamo dato consigli e insegnamenti su quella particolare tecnica. È stato un fine settimana interessante dove tutti noi abbiamo potuto approfittare. Siamo usciti da questi due giorni con nuove idee e nuove motivazioni. È stata una grande opportunità per poter condividere e confrontarsi con altri atleti provenienti da tutta la Svizzera e da altre parti del mondo. Come è stato sottolineato dai nostri due campioni importante è che questi insegnamenti ora vengano ripetuti, esercitati e adattati anche al proprio fisico." |