Nr.62 / 15 gennaio 2024

TICINO DOJO JOHO

Notizie e approfondimenti sul JUDO, a cura dell’ATJB

CHE SIA UN VERO ANNO DI CRESCITA

 

L'ATJB augura a tutti i judoka del cantone, ma non solo, un ottimo 2024.

 

Il concorso di Natale (vedi TDJ nr.61) è stato vinto da Arianna e Christian Bianchi.

L'estrazione del vincitore è avvenuta durante la cerimonia del "kagami biraki" che si è svolta nella sala B del dojo del DYK Chiasso, domenica 7 gennaio, alla presenza dei 46 invitati tra cui un notaio.

 

Creare le premesse per la crescita del gruppo agonistico e per un sensibile aumento di praticanti, realizzare una maggiore partecipazione agli eventi e uno spirito collaborativo reale sono gli aspetti a cui, nel corso del 2024, occorrerà prestare attenzione in Ticino.

Per quanto attiene a TDJ, interventi da parte dei vari club attivi sul territorio sono più che auspicati. Ricordo che articoli con attinenza al judo possono sempre essere trasmessi al sottoscritto (mbfrigerio@bluewin.ch) per la pubblicazione.

 

Il 2024 sarà invece caratterizzato, a livello internazionale, dai giochi olimpici di Parigi. L'augurio è che sia uno spettacolo degno, che evidenzi i valori del judo e lo spirito che dovrebbe caratterizzare i praticanti.

 

 

Viva il judo che educa e trasmette valori!

Marco Frigerio


In questo numero vi proponiamo una riflessione sulla nuova stagione, sul nuovo programma "fairgate" e sull'agenda degli appuntamenti ranking, per finire con il nono capitolo della terza parte del racconto inedito "Le stagioni del ciliegio" (L'Autunno) e la rubrica "l protagonisti della storia".

Indice del sessantaduesimo numero:

  1. Allenarsi con un campione - Marco Frigerio
  2. Il nuovo programma "fairgate" - Marco Frigerio
  3. Gli appuntamenti ranking 2024 - Marco Frigerio
  4. Le stagioni del ciliegio (racconto inedito) - Mattia e Marco Frigerio
  5. I protagonisti della storia - Marco Frigerio
  6. Notizie in breve - Marco Frigerio

ALLENARSI CON UN CAMPIONE

 

Negli ultimi tempi si promuovono allenamenti diretti da questo o da quel campione.

Proposte interessati e campioni di altissimo livello si susseguono a ritmi un tempo difficilmente immaginabili.

Avere l'occasione di toccare con mano o vedere da vicino un campione olimpico o un campione del mondo è sempre un bel momento.

 

Ilias Iliadis (greco di origine georgiana - classe 1986), campione olimpico e campione del mondo, allenatore della nazionale di Tagikistan, e Ole Bischof (tedesco - classe 1979), campione olimpico a Pechino nel 2008 e argento a Londra nel 2012, hanno presenziato allo stage di Udine, che si è tenuto nei primi giorni di gennaio.

Nel periodo delle vacanze spesso e volentieri vengono proposte occasioni di allenamento con personaggi importanti della storia agonistica recente del judo. Per i giovani che hanno mire agonistiche serie sono occasioni da non perdere. 

 

Domenica 14 gennaio a Grassobbio (BG / Italia) il triplo campione del mondo giapponese Masashi Ebinuma, che ha nel suo palmares anche due medaglie di bronzo ai giochi olimpici nella categoria -66 kg, ha diretto una serie di allenamenti ai quali hanno avuto modo di partecipare 14 giovani del DYK Chiasso.

Ebinuma (classe 1990) ha terminato da poco la carriera agonistica e, come avviene regolarmente, ha iniziato ad insegnare judo. Cinque volte campione del Giappone, l'ultima volta nel 2021 a -73 kg, Ebinuma ha sempre praticato un bel judo con un ampio spettro di tecniche.

Abbiamo chiesto a qualcuno dei partecipanti le sue impressioni:

"Ebinuma è gentile e rispettoso. Le sue tecniche sono molto raffinate e cura molto ogni dettaglio. Pesa sui 73kg, è stato tre volte campione del mondo ed ha due medaglie olimpiche. Mi è piaciuto molto per la sua raffinatezza, educazione e rispetto verso gli altri.

In Giappone morote seoi nage, eri seoi nage e ippon seoi nage si dicono tutti ippon seoi nage. Oggi ho imparato ad usare meglio le dita nelle tecniche di rotazione" (Natan).

"Allenamento interessante e stimolante per la grande varietà di partner con vui fare randori. Ci è piaciuta molto la spiegazione della tecnica di seoi-nage. L'unico aspetto negativo è che c'era così tanta gente che ci ritrovavamo a fare randori in pochissimo spazio" (Tiago e Milo). 

"L'allenamento è stato interessante avremmo forse preferito fare un pò più di tecnica anche se combattere con sportivi che non incontriamo mai ci è servito" (Ginevra e Elena).

"È stato molto  interessante,  impegnativo, avevo una sensazione strana all'inizio  però  bello bello sono molto contento di aver partecipato,  Grazie  di aver organizzato  quest'allenamento (Diego).

 

Sabato 27 e domenica 28 gennaio a Villars-sur-glâne (FR) sarà la volta di Shohei Ono (classe 1992) doppio campione olimpico e triplo campione del mondo a -73 kg.

Judoka universalmente noto per i suoi spettacolari osoto-gari e uchi-mata, indicato dal responsabile della nazionale giapponese Kosei Inuoe come il miglior combattente assoluto degli ultimi anni, Ono ha annunciato il suo ritiro dalla competizioni all'inizio dello scorso anno, il suo futuro professionale sarà nell'insegnamento del judo.

Numerosi judoka ticinesi si sono annunciati e non perderanno l'occasione.

 

Vedere un campione all'opera fa sembrare facile diventare un buon judoka.

In realtà, come sempre avviene per le cose importanti, vi è un "dietro alle quinte" di cui raramente si parla che consiste nella strada percorsa.

Costruire delle basi solide sulle quali fondare le proprie tecniche speciali componendole con passaggi e combinazioni, richiede anni di costante pratica e ore ed ore di esercizio.

Non sono certamente sufficienti un paio di allenamenti a settimana.

In ogni caso, ben vengano i campioni; una conoscenza diretta da parte dei giovani avrà per lo meno per effetto che alla domanda "dimmi il nome di un campione di judo" non si risponda "Boh".

 

Far conoscere i campioni di judo è nostro compito.

In vista dei giochi di Parigi, su questa newsletter, avremo modo di presentare i combattenti attualmente più significativi delle varie categorie previste.

Starà però agli allenatori trovare il modo di trasmettere le informazioni e far si che, chi pratica judo, li conosca almeno per nome.


IL NUOVO PROGRAMMA "FAIRGATE"

Nel corso del 2023 la FSJ ha cambiato il programma di gestione degli affiliati.

Il nuovo programma è stato presentato a Berna nel corso dell'estate. In Ticino, grazie all'iniziativa di Fabio Ciceri, si sono organizzate due videoconferenze alfine di mostrare ai più come utilizzare il sistema.

Le istruzioni del programma sono (naturalmente) in tedesco e francese.

David Sigos, vicepresidente della FSJ si è invero reso molto disponibile per spiegare e rispiegare come si deve procedere.

Il cambio di programma ha tuttavia degli effetti gravosi che ricadono sui club.

Non tutti i "gestori" sono infatti particolarmente abili nell'utilizzare i sistemi informatici e - benché di professione utilizzo PC e internet quotidianamente - trovo complicato e poco pratico il nuovo programma.

Per altro la FSJ pretenderebbe che vi si inseriscano i dati di tutti gli affiliati aggiornando regolarmente le registrazioni.

 

Concretamente il sistema richiede un onere maggiore di lavoro.

C'é da chiedersi se ciò può essere preteso da chi, a titolo di volontariato nei singoli club, già dedica tempo ed energie al judo.

Jigoro Kano ha scritto che le energie vanno usate al meglio ("sei-ryoku-zen'yo"), personalmente sono dell'avviso che il tempo da riservare al judo non vada consumato davanti ad un PC. Non so voi ma io preferisco utilizzare il tempo che ancora mi rimane per il judo sul tatami !

 

 

P.S.

I tentativi sino a qui effettuati per ottenere un aiuto all'uso del sistema fairgate dal segretariato della FSJ non hanno dato alcun esito, nemmeno quando ho proposto di pagare il servizio richiesto!

Se in Ticino ci fosse chi ha ben appreso il funzionamento del nuovo programma ed è disponibile a fornire qualche consiglio a chi invece è in difficoltà, sarebbe buona cosa saperlo.

 


GLI APPUNTAMENTI RANKING 2024

 

Esaminando l'agenda della FSJ si ritrovano i seguenti nove tornei ranking:

 

Morges 20 gennaio 2024

Oesingen 3 febbraio 2024

Rheintal 16 marzo 2024

St.Gallen 27 aprile 2024

Sierre 25 maggio 2024

Spiez 15 giugno 2024

Weinfelden 7 settembre 2024

Morat 21 settembre 2024

Uster 2 novembre 2024

 

Alle finali nazionali - previste il 30 novembre / 1 dicembre 2024 - per il regolamento attuale (versione 8.1.2024), potranno combattere i primi sedici della classifica ranking delle categorie U18, U21 e senior, a condizione di essere cittadini svizzeri o stranieri residenti con relativo permesso da almeno tre anni, in regola con l'iscrizione alla FSJ.

 

Nove tornei sull'arco di un anno, sommati agli altri impegni sportivi che vengono imposti a chi è interessato a far parte dei quadri nazionali, lasciano un margine di autonomia ridotto.

Il programma, decisamente intenso, è poco in linea con la realtà ticinese; oltr'alpe ci si dimentica regolarmente che dal Ticino ogni trasferta comporta una giornata di impegno.

La partecipazione a 9 tornei ranking è per altro poco utile dato che in fin dei conti si ritrovano regolarmente i medesimi avversari, meglio è quindi effettuare una scelta tra i vari tornei ranking proposti e partecipare a qualche torneo di livello superiore nella vicina Italia o in qualche altro paese non lontano.

 

Una scelta ragionata e mirata degli impegni da assumere durante l'anno è opportuna, anche perché alle nostre latitudini non si vive di solo judo.

 


LE STAGIONI DEL CILIEGIO (racconto inedito / capitolo 39)

A Honolulu Shinnosuke e i figli ebbero anche modo di praticare judo.

L’Oahu Interschoolastic Association lo aveva infatti invitato a tenere una lezione per giovani praticanti.

Il judo alle Hawaii era noto sin dal 1913, allorquando - su iniziativa di un gruppo di giapponesi immigrati - era stato costituito il primo club delle isole che, su suggerimento dello stesso Kano, aveva assunto il nome di Shunyokan Judo Club.

Ancora nel 1932, lo stesso Kano, rientrando dalle olimpiadi di Los Angeles, si era fermato a Honolulu dove aveva riconosciuto l’associazione delle cinture nere delle Hawaii.

 

L’allenamento fu un successo.

Oltre sessanta giovani in judogi bianco erano sul tatami, perfettamente attenti alle spiegazioni di “osoto-gari” di Shinnosuke, non a torto ritenuto uno dei massimi esperti della tecnica. 

Cogliere l’attimo ed eseguire la proiezione senza sforzi è l’obiettivo a cui è necessario tendere. L’ippon è dato quando è la bellezza del gesto a risultare vincente” amava ripetere Shinnosuke.

Certamente tale risultato è la conseguenza di una ripetizione infinita della tecnica. Questo però sta a voi: impegno e concentrazione sono indispensabili nella vita per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo”. Dopo il randori, durante il quale Noriko e Shiro ebbero modo di misurarsi con diversi coetanei, Shinnosuke ringraziò per l’invito e augurò a tutti i praticanti un futuro ricco di soddisfazioni, invitando chi fosse passato a Kumamoto ad andare a trovarlo.

 

Gli ultimi giorni di vacanza, Shinnosuke e famiglia, li trascorsero sull’isola di Kauai situata nel nord dell’arcipelago.

Finalmente ebbero modo di trovare quella natura incontaminata che si erano immaginati.

L’isola di Kauai era divenuta famosa in quanto, nel 1961, vi era stato girato il film “Blue Hawaii” con Elvis Presley. Ancora oggi, dopo tanti anni, l’isola soprannominata “Isola giardino” era caratterizzata da foreste tropicali e da bianche spiagge.

Kaori non vedeva l’ora di potersi stendere al sole e di godere di quella tranquillità che le risultava così necessaria. Aveva certo apprezzato le gite che avevano caratterizzato la prima parte della vacanza; qualche giorno di pace assoluta, da trascorrere tra la sabbia e il mare, le era però indispensabile.

I quattro giorni di mare passati sull’Isola Giardino furono meravigliosi. Sole e mare, ma non solo.

In spiaggia Shinnosuke aveva iniziato ad insegnare ai figli il “ju-no-kata” che, negli anni, esercitandosi con Kaori aveva fatto proprio. Jigoro Kano lo aveva indicato come il primo da trasmettere in quanto racchiude in sé il principio base del judo ossia il principio della cedevolezza o della adattabilità. Ognuna delle quindici tecniche che lo compongono viene infatti portata in conseguenza a un attacco, senza uso della forza, in perfetta armonia con il movimento di uke. La particolarità del kata è anche che non vi sono cadute e che pertanto lo stesso è esercitabile ovunque.

Quale luogo migliore della riva del mare” pensava Kaori guardando orgogliosa i figli e il marito intenti a praticare.

 

Come tutte le cose belle anche la vacanza alle Hawaii arrivò però al termine; rientrando a Kumamoto, Kaori si sentiva rinfrancata ed era pronta ad affrontare il proprio destino. In cuore suo desiderava ardentemente partecipare agli eventi futuri che la vita di famiglia avrebbe portato, avrebbe seguito le indicazioni ricevute dai medici, avrebbe ingerito i farmaci prescritti e si sarebbe ritagliata il tempo per il recupero. Per fortuna sua aveva attorno chi - ne era certa - l’avrebbe aiutata sempre e comunque.

 

Vento d’autunno:

viviamo, e ci guardiamo l’un l’altra,

tu ed io

 

 

 

Continua....

I capitoli da 1 a 15 (vedi TDJ 24/38) costituiscono la prima parte del racconto: La primavera ("Haru"). I capitoli dal 16 al 30 (vedi TDJ 39/53) costituiscono la seconda parte del racconto: L'estate ("Natsu").

Con Il capitolo 31 è iniziata la pubblicazione della terza parte del racconto: L'autunno ("Aki")



I PROTAGONISTI DELLA STORIA: Keishichi Ishiguro (1897/1974)

 

Judoka formatosi all’Università Waseda, della cui squadra era pure stato capitano.

Nel 1924, allorquando è già 5° dan, arriva a Parigi ove insegnerà in diversi dojo.

Nella seconda parte degli anni Venti promuoverà il judo in Francia organizzando numerose dimostrazioni. Nota è rimasta la dimostrazione organizzata all’Opéra di Parigi nel 1926, alla quale assisterà anche il presidente francese Raymond Poincaré e l’intero gotha della capitale.

In quella occasione suo partner fu il noto pittore Fujita. Durante il randori Fujita venne proiettato in tomoe-nage al di fuori dell’area di pratica (larga solamente due metri), suscitando grande clamore.

Sarà anche redattore di un giornale “La Semaine Parisienne”, nel quale pubblicherà notizie sul Giappone e sui principali avvenimenti di Parigi.

Commentando, anni dopo, l’esperienza francese avrà modo di scrivere che i francesi pur attirati dall’esotismo orientale trovavano le cadute e l’insegnamento fastidioso, “i soli allievi che rimanevano erano giapponesi”.

È noto anche per essere stato il primo a proporre in Europa una dimostrazione del gonosen-no-kata (il kata dei contraccolpi dell’Università Waseda, ripreso negli anni a seguire da Kawaishi in Francia) presso la sede del Budokwai di Londra (1926).

Nel 1932 lascerà la Francia per la Romania; insegnerà poi diversi anni nell’Europa orientale ed anche in Egitto.

Nelle sue memorie scriverà “sono partito dal Giappone con una valigia e al ritorno ne avevo 35”.

 

 

Parigi 1927: Keishichi Ishiguro e il pittore Fujita Leonard Tsuguhara (1886/1968) protagonisti della dimostrazione all'Opera alla quale presenziano le più alte cariche dello Stato francese.


NOTIZIE IN BREVE

 

Sabato 16 dîcembre Martino Gada e Luke Bürgisser hanno partecipato al torneo Ippontime.ni Open di Twents in Olanda.

Una bella esperienza per i due U18 di competizione internazionale di buon livello.

Rezio Gada, attuale responsabile degli U18, ha funto da accompagnatore.

 

 

La FSJ ha attribuito il sesto dan onorifico a Dominique Hischier.

Combattente di livello internazionale, più volte campione svizzero, responsabile dello sport di punta della federazione dal 2018 a cui, in buona parte, si deve la creazione di un centro di performance in Svizzera Romanda in alternativa a quello realizzato a Brugg.

Hischier ha superato gli esami di grado dal 1° al 5° dan secondo la formula uno del regolamento.

 

 

Dal discorso di auguri di buon anno di Marius Vizer, presidente IJF:

"I am confident that the Olympic Games in Paris will serve as a shining light of hope, inspiration and motivation; an example of sporting values, a global celebration of sports, of diversity in unity. The spirit of judo will shine brightly, delivering excellence."

Concretamente: il judo deve unire, i giochi di Parigi saranno una luce di speranza, ispirazione e motivazione nel segno dei veri valori dello sport e in particolare dello spirito del judo.

Auriamoci che sia veramente così !

 

 

La FSJ ha attribuito il 7 dan onorifico Joel Grandjean e Charly Nusbaumer ed ha pure festeggiato in modo particolare Sylvia Soave (7° dan dal 2017) per il suo impegno e la sua dedizione alla federazione nel corso della cerimonia del "kagami biraki" del 7 gennaio 2024 svoltasi a Baden.

Sylvia è una judoka ben nota alle nostre latitudini avendo combattuto per anni nelle file del JK Muralto ed avendo partecipato a diverse competizioni internazionali, tra cui l'edizione sperimentale dei campionati d'Europa femminili di Genova nel 1974.

 

 

Martedì 16 gennaio dalle 19.30, al dojo Dragonss club di Bedano, l'ATJB organizza un corso con Luciano Talamona, 85enne 7° dan esperto judoka ed insegnante del Kodokan di Varese. Tema del corso sarà l'insegnamento ad adulti ed in particolare ad over 60.

Il corso viene proposto a chi è interessato a insegnare ad adulti amatori / senior.

L'iscrizione può avvenire sul posto, il costo è offerto dalla ATJB.

Leggi le edizioni precedenti di Ticino Dojo Joho

 

Vai all'archivio

 

 

 

 

 

© Associazione ticinese Judo e Budo ATJB

www.atjb.chinfo@atjb.ch